venerdì 29 marzo 2013

Contest Dolcemente Salato: I VINCITORI!

Ero indecisa se tenervi sulle spine fino a dopo le vacanze, ma si sa, a Pasqua (mmm...forse era Natale, ma va bé!) siamo tutti i più buoni e così...

Appena rientrata a casa dal mio incontro con il grande Chef Claudio Sadler, che...udite udite, ha scelto i vincitori del mio Contest Dolcemente Salato in collaborazione con l' Azienda Agricola Mariangela Prunotto!!! 



Bando alle ciance, tanto so che andreste dritte dritte a vedere i vincitori :)!


E quindi, ecco a voi i vincitori scelti proprio dallo Chef Claudio Sadler!
Un vincitore per ogni prodotto, come preannunciato...

Per la Confettura di fichi:

Coniglio con confettura di fichi di Cristina e Valeria di Beuf à la mode

"L'insieme degli ingredienti è davvero azzeccata, si ottiene una perfetta armonia di sapori"


Per la galantina balsamica:

Capunet Langaroli di Beatrice di Betulla 


"Idea molto interessante. Legata al territorio, con originalità."


Per la confettura di rosa canina:



"pochi ingredienti, ma bel equilibrati. Interessante l'idea di creare una cialda."


Per la gelatina di dolcetto:


"Ricetta creativa. Anche rivisitata in chiave dolce, sostituendo il parmigiano con lo zucchero."


E come promesso, lo Chef Sadler ha anche scelto la ricetta che gli è piaciuta di più...Ed è...

Capunet Langaroli di Beatrice di Betulla 


Vorrei ringraziarvi ancora una volta per tutto l'affetto che mi avete dimostrato, per le meravigliose ricette che avete inviato e per l'entusiasmo che avete dimostrato giorno dopo giorno per questo Contest!!!

E un grazie speciale va all' Azienda Agricola Mariangela Prunotto che ha reso possibile questo bellissimo contest grazie ai suoi eccezionali prodotti!

Buona Pasqua a tutti!

mercoledì 27 marzo 2013

Choco-Starbooks: mica scemi gli Aztechi!

Avete mai visto Beautiful?! Io si, eccome e mi piaceva anche! Quando ero piccola lo guardavo sempre, fin da quando era su rai due! Perché parlo di Beautiful?! Perché questo mese lo Starbooks è un po’ come Beautiful... 

Voi non avete la minima idea di quante dichiarazioni di amore siano state fatte da ogni Starbookers in quest’ultimo mese…Per chi?! Ma è ovvio…per Paul (Paul A.Young, autore di “Avventure al cioccolato”)! Il diritto di prelazione lo ha Mapi: lei se ne innamorò tempo fa, quando ancora noi altre neppure sapevamo chi fosse questo Paul e quindi lei è “la moglie”. Si, lui è suo marito…non credo lui lo sappia, ma questo non conta, sono piccolezze…Poi c’è Cri che, dopo lo scambio epistolare con il suddetto, ha espressamente confessato di amarlo, chiedendo scusa a Mapi, ma dicendo che questo suo sentimento è troppo forte per essere controllato… 

E poi ci siamo noi altre, che l’amore per Paul lo proviamo ogni qual volta proviamo una sua ricetta, lo amiamo segretamente, ma credo che ognuna di noi stia architettando qualcosa segretamente per rubarlo a Mapi :)! 



Devo dire che io non mi sono cimentata in ricette che potrebbero sembrare “azzardate” come invece hanno fatto le mie amiche Starbookers e che, per inciso, hanno trovato inaspettatamente sublimi e azzeccate, ma ho imparato ad amare ancora di più il cioccolato nel suo sapore più autentico

E questa cioccolata calda che ho fatto è “cioccolato allo stato puro”, niente latte, niente penna, niente addensanti, nulla di superfluo, solo cioccolato, acqua e un pochino di zucchero. Buonissima! 

Non aspettatevi una cioccolata tipo Ciobar, spessa e cremosa, rimarreste deluse. Questa è più liquida, ma cioccolatosissima! Un ottimo modo per utilizzare le uova di pasqua che non mangerete per coccolarvi in una giornata piovosa…credo che la cioccolata calda quando fuori piove sia il comfort food per eccellenza. 

Prima della ricetta guardate che ricette spettacolari hanno fatto le altre Choco-Starbookers:
Vissi di cucina: Crostata al cioccolato salato e noci pecan caramellate
lechategoiste: sandwich stilton, bacon e cioccolato
La Apple Pie di Mary Pie: Vellutata di topinambur con cialde di pecorino e cioccolato
Menuturistico: crostata al caramello salato e cioccolato al latte
Arabafelice: Sorbetto al cioccolato fondente
Ale only kitchen: Tortellini al cioccolato e mandorle in salsa di arance rosse e pinoli
Andante con gusto: Cheese cake al cioccolato bianco, formaggio di capra e composta di lamponi al rosmarino

Cioccolata calda in stile Azteco 

Nota dell’autore: "Ho rubato agli Aztechi l’idea di usare solamente acqua, e non latte o panna, e di lasciar cuocere il liquido fino al naturale addensamento. Con l’aggiunta delle spezie preferite, creerete la “vostra” cioccolata calda". 

25 gr di zucchero light Muscovado (o più se vi piace dolce) (io ho usato zucchero di canna integrale)
20 gr di cacao in polvere 
100 gr di cioccolato fondente dei Caraibi al 66% (io Venchi al 65%) 
spezie a piacere (per esempio peperoncino, cannella, noce moscata, cardamomo, zenzero) 



Mettete sul fuoco 500 ml di acqua, lo zucchero e il cacao in polvere e fate sobbollire per 3 minuti. Aggiungete il cioccolato a pezzetti e miscelate per un minuto con un mixer a immersione. Aggiungete le spezie a piacere, mettete nuovamente sul fuoco per 2 minuti e servite. 

Variazione: per una cioccolata calda Maya, aggiungete un pizzico di peperoncino in polvere, mezzo cucchiaino di cannella e un quarto di cucchiaino di noce moscata mentre la cioccolata è ancora sul fuoco. Mescolate bene e lasciate in infusione a fuoco spento per 2 minuti prima di servire. 




Up: deliziosa e velocissima da fare. Le proporzioni di acqua-zucchero-cacao-coccolato sono perfette! 

Down: quando dice di aggiungere le spezie non dice se debbano essere intere o in polvere. Nel caso utilizziate quelle intere (che secondo me danno un risultato migliore, ma questo è un mio parere!) come ad esempio bacche di cardamomo precedentemente tostate e aperte, o stecche di cannella, zenzero fresco o peperoncino, ricordate di passare tutto al colino prima di servire. 

Tiriamo le somme: 
Libro da comprare. Senza pensarci due volte! Davvero!

lunedì 25 marzo 2013

Amiche di smalto e un piatto da leccarsi i baffi

Da cosa si capisce se delle amiche sono davvero perfette per te?!...ma è ovvio dallo SMALTO
No, giuro, non sono matta! 

Come dice la mia amica Fra :"Quando chatti con le tue amiche: "ho comprato il Pirate di Chanel, che poi è meno acceso del Fire, ma più rosso del Dragon." E loro ANNUISCONO. Capisci che sono quelle giuste!". 

Ed è proprio vero! Quando ci si capisce anche solo parlando di cose così piccole e futili, allora si che puoi dire di aver trovato le amiche giuste per te, 
quelle che basta una cenetta insieme per far scomparire ogni pensiero, ogni paura, ogni insicurezza;
quelle che con un messaggio riescono a trasformare un broncio in un sorriso; 
quelle che riescono a farti ridere a crepapelle nei momenti meno opportuni facendoti fare pessime figure, ma facendoti sentire allo stesso tempo più leggera;
quelle che solo il sapere che ci sono rendono ogni decisione più semplice da prendere;
quelle che ti fanno sentire bene con te stessa;
quelle che ti regalano lo smalto di Chanel che volevi: April, così ti ricordi di tornare… 

Questo è uno dei piatti che ho preparato per la nostra cenetta… 


Calamaretti ripieni di miglio su crema di zucca al limone con tentacoli fritti e chips di zucca 


Per la crema di zucca al limone: 
800 gr - 1 kg di zucca da pulire
1 cucchiaino di succo di limone 
scorza di ½ limone 
½ bicchiere d’acqua 
1/2 cucchiaino di sale 
2 cucchiai d’olio evo 

Per i calamari ripieni: 
8 calamaretti grandi 
100 gr di miglio decorticato 
200 ml di acqua 
2 porri 
1 cucchiaio di olio evo 
salsa tamari (o salsa di soia) 

3 cipollotti 
1 cucchiaio di olio evo 
vino bianco 
sale 

Per chips di zucca e tentacoli fritti: 
80 gr di zucca 
farina di riso 
olio di arachidi 
sale 


Per la crema di zucca al limone:
Tagliate la zucca a spicchi lasciando la buccia e mettetela in una teglia rivestita di carta da forno e infornatela a forno freddo e portandolo a 180°C. Lasciate la zucca in forno per mezz’ora o finché non sarà morbida (infilzandola con una forchetta si disferà). Quando è ancora calda togliete la buccia e raccogliete la polpa in un recipiente. Frullate con un frullino a immersione. Trasferite la polpa nel frullatore (quello per fare i frullati), aggiungete, olio, sale, succo di limone e l’acqua e azionatelo fino ad ottenere un composto cremoso e liscio. Aggiustate di sale se necessario, aggiungete la scorza grattugiata e frullate per pochi secondi. Tenete da parte. 

Per i calamari ripieni: 
Sciacquare il miglio e cuocerlo per 20-30 minuti nei 200 ml di acqua. Sgranate e tenete da parte. 

Pulite i porri e tagliateli a fettine. Mettete un cucchiaio di olio in una padella e quando è caldo aggiungete i porri. Fateli rosolare a fuoco vivace per 3 o 4 minuti, aggiungete ¼ di bicchiere di acqua e coprite con il coperchio. Fate cuocere per 5 minuti finché non saranno morbidi. Togliete il coperchio e fate evaporare l’acqua rimasta, aggiungete il miglio e fatelo saltare 2 o 3 minuti con i porri, sfumateli con 1 cucchiaio e mezzo di salsa tamari. Fate cuocere ancora 2 minuti e spegnete. 
Pulite i calamari separando le sacche dai tentacoli. 
Riempite le sacche con il miglio e i porri e richiudete con uno stecchino. 

Affettate i cipollotti finemente. Mettete 1 cucchiaio di olio in una padella e quando è caldo aggiungete i calamari ripieni, salateli e fateli rosolare 3 minuti per parte, sfumate un pochino di vino (un dito) e lasciate evaporare. Aggiungete mezzo bicchiere d’acqua e coprite con un coperchio. Fate cuocere venti minuti. Togliete il coperchio e fate ridurre il liquido rimasto. Tenete in caldo. 

Scaldate la crema di zucca in un pentolino a fuoco basso. 

Per i tentacoli fritti e le chips di zucca:
Scaldate l’olio in un pentolino stretto dai bordi alti. 
Tagliate con una mandolina la zucca e infarinatela nella farina di riso. 
Infarinate anche i tentacoli. 
Friggete la zucca e poi i tentacoli, scolate su carta assorbente e salate. 

Impiattate in un piatto fondo disponendo sul fondo la crema di zucca, poi i calamari ripieni e il loro sughetto, decorate con la zucca e i tentacoli fritti. Servite subito.



Info per chi ha partecipato al Contest Dolcemente Salato: giovedì lo Chef Claudio Sadler sceglierà i vincitori...tempo di fare il post e saprete il verdetto...vi tengo aggiornati :)!


Con questa ricetta partecipo al contest di "Cucina Tollerante" e "No sugar please"...



venerdì 22 marzo 2013

Ma quanto è buona la semplicità!

Chi l'ha detto che le cose buone fanno per forza male?! 
Ok, sono d'accordo con voi che ad una bella torta al cioccolato non si può dire no, come anche a fritti e piatti elaborati, MA non ditemi che le mangereste tutti i giorni! Come diceva un mio collega: "Non ci credo neanche se CI vedo!".
Le cose buone sono anche soprattutto le cose genuine, semplici e fatte con ingredienti di qualità.

E così dopo questo esperimento, replicato con lievito madre dalla super Michi, non ho più smesso di fare questa torta ricca di frutta e di sapore, ma non di grassi, né di zuccheri che è diventata la mia torta per la colazione! Ogni volta una versione diversa, a seconda di quello che offre la dispensa e il cesto della frutta.

Un grandissimo pregio che ha è che può essere congelata! Congelata?! Si, si, avete capito benissimo! Io la faccio, la divido in 4 e la surgelo. Quando finisce il primo quarto, la sera, tiro fuori dal freezer il mio secondo quarto e la mattina seguente è perfetta, come appena sfornata, senza bisogno di scaldare, metterla in forno o altro: è perfetta così! Provare per credere!

Questa volta ho cambiato parecchie cose così da farne una versione proprio diversa: mele e prugne sono le protagoniste e poi latte di mandorla e riso, qualche mandorla per dare croccantezza e farina di mais 8 file (graditissimo regalo della Ale, la donna bionica per eccellenza!). E basta. Non mi credete?! Provate a farla e vedrete che non dico bugie :)!

Torta di prugne e mele gluten free, vegan e senza zucchero


180 farina di mais 8 file macinata fine (mais integrale)
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaino di lievito con cremor tartaro
1/2 cucchiaino di bicarbonato
250 di latte di mandorle e riso
135 di latte di riso basmati
2 mele cotte frullate
250 gr di prugne secche
1 mela sbucciata a dadini
1 manciata di mandorle con la pellicina tritate al coltello per il ripieno
1 manciata di mandorle per guarnizione (tritate al coltello) o mandorle a lamelle




Sbucciate la mela, tagliatela a cubetti e mettetela in un pentolino (meglio se antiaderente) con tre cucchiai d'acqua. Coperchiate e fate cuocere per 15 minuti o finché le mele non saranno morbide. Togliere il coperchio e fate evaporare l'acqua in eccesso. Spegnete, frullate e fate raffreddare.

Preriscaldate il forno a 220C.

Tagliate le prugne in quattro e mettetele in una bacinella con il latte di riso e quello di riso e mandorla.
Tagliate a cubetti la mela e al coltello le mandorle e tenetele da parte.

In una ciotola capiente raccogliete la farina di mais, la maizena, il lievito e il cremor tartaro, mescolate tutto con le mani di modo da togliere eventuali grumi.

Versate il latte con le prugne nella ciotola delle farine e mescolate con un cucchiaio fino ad ottenere un composto omogeneo e ben amalgamato. Aggiungete le mele e le mandorle.

Mettete mezzo cucchiaino di olio di semi in una teglia da 20 cm di diametro, distribuitelo bene sul fondo e mettetelo in forno per 2-3 minuti finché l' olio non sarà caldo. Tirate fuori dal forno la teglia e versatevi l'impasto che dovrà leggermente sfrigolare.
Livellate delicatamente la superficie aiutandovi con il dorso di un cucchiaio e cospargete la superficie con le mandorle tagliate al coltello (quelle per la decorazione).

Infornate per 40 minuti a forno ventilato. Spegnete e fare raffreddare nel forno.




mercoledì 20 marzo 2013

ChocoStarbooks: mai amato così tanto il cioccolato


Quello che adoro di questo libro è che si possono trovare anche ricette davvero semplici e d'effetto, senza necessariamente andare ad impelagarsi in quelle preparazioni lunghe 4 pagine per le quali già solo reperire tutti gli ingredienti diventa un'impresa, per non parlare poi della preparazione: ore e ore in cucina e quintalate di ciotole, ciotoline, ciotolette da lavare. 

No! Con Paul è diverso! Sarà che conosce così bene questo ingrediente che è perfettamente consapevole che lui, il cioccolato, è già divino così com'è e che quindi non ha alcun senso "snaturarlo" inserendolo in preparazioni troppo elaborate. 
Lui e solo lui è il protagonista dello splendido libro "Avventure al Cioccolato" di Paul A.Young.



La ricetta che ho scelto per oggi è tanto buona quanto veloce...prima passare alla deliziosa ricetta, guardate cosa hanno preparato le altre Choco-Starbookers:

Vissi di cucina: Pesto al cioccolato
Lechategoiste: pollo piccante con cioccolato venezuela alla maniera di paul
Arabafelice: Tartufi di cioccolato bianco e fragole al pepe rosa
Andante con gusto: Muffin con timo, jaggery e cioccolato bianco
La gaia celiac: Muscovado chocolate cakes with cocoa nibs and Mayan spiced syrup
Menuturistico (Alessandra): Chocolate drenched cocoa-nib cookies
Ale only kitchen: Cracker al cacao



Lastre rocher con frutta secca tostata e uva sultanina cremisi

Note dell'autore: ho preso in prestito la parola "rocher" dalle confezioni di cioccolato svizzero alle noci tostate presentato in piccoli snack. Se vi piace il cioccolato solido, robusto e di sapore deciso, questa ricetta fa per voi. È facile da realizzare e la potete adattare alla frutta secca preferita, o a semi e scorze di agrumi canditi. Infine taglierete la lastra in pezzi di piccole dimensioni per ottenere prelibate monoporzioni.


250 gr di frutta secca a scelta, tritata grossolanamente (io noci brasiliane e nocciole già tostate tritate al coltello)
100 gr di uvetta sultanina cremisi o di altra frutta disidratata (io cranberries e uvetta sultanina in proporzioni uguali)
300 gr di cioccolato fondente a scelta, temperato (io Novi 72%)




Disponete la frutta secca su una teglia nel forno freddo e portare la temperatura a 180°C. Quando il forno è caldo, impostare il timer a 5 minuti e mescolate di tanto in tanto la frutta in modo da ottenere una tostatura uniforme. 
Lasciate raffreddare completamente. 
(Avendo frutta secca già tostata ho saltato questo passaggio)

Mescolate 200 gr di frutta secca con la frutta disidrata e il cioccolato, lavorando in fretta quanto lo permette il cioccolato in questa fase. Stendete il composto su una leccarda foderata con carta da forno e coprire lo con un altro figlio di carta da forno. Appiattite con un matterello fino a ottenere lo spessore desiderato.

Lasciate raffreddare il cioccolato, ma prima che si solidifichi completamente staccate il foglio di carta superiore, cospargete la lastra con il resto della frutta secca e tagliatela in quadrati, rettangoli o triangoli. Lavorare velocemente, perché più il cioccolato si sarà indurito più sarà difficile tagliarla. In alternativa, poter lasciare raffreddare completamente il cioccolato e poi romperti a pezzi ottenendo forme casuali.

Potete conservarlo fino a 2 mesi dalla realizzazione, ammesso che riusciate a non consumato così a lungo!



Mia nota importante: Mi rendo conto che parlare di cioccolato e non avere gli strumenti per temperarlo (termometro-spatola e piano di marmo) sia un po' un'eresia, ma sono convinta che tantissime di voi non sappiano neppure da che parte si cominci a temperare il cioccolato e io, ahimè, vi faccio da portabandiera. 
Ho voluto provare lo stesso, ho pensato "o la va o la spacca" e se proprio non viene bene, farò un'altra ricetta e invece, anche non temperando il cioccolato, queste lastre rocher sono venute ottime e devo dire che il cioccolato non si scioglie se lasciato fuori dal frigo!
Certo, temperandolo si ottiene un cioccolato più lucido e della consistenza delle tavolette che acquistiamo, ma anche non temperandolo si ottiene un buon ottimo risultato: diciamo che questa ricetta è alla portata di tutti (ma tutti tutti veramente) nella versione "non temperato", altrimenti diventa un po' più elaborata, ma con risultato impeccabile, nella versione "temperato". 
Io, temperato o non temperato, vi consiglio di provare a fare queste tavolette! Perfette per un piccolo, ma golosissimo regalo da fare a chi volete bene!
Io lo ho già rifatto e questa volta ho messo pistacchi, nocciole, noci pecan salate e mandorle...Una bontà!

Up: queste lastre sono fantastiche! Le rifarò sicuramente! E il bello è che potete farle sempre diverse, a seconda di quello che vi piace o di ciò che avete a disposizione!

Down: direi nessuno! Forse solo il fatto che quando iniziare a mangiarle non smettereste mai :)!

martedì 19 marzo 2013

E con queste abbiamo finito...

Eccovi le ultime ricette dei bravissimi "no blogger" che hanno deciso di partecipare al Contest Dolcemente Salato in collaborazione con l'Azienda Agricola Mariangela Prunotto e con giudice d'eccezione il grande Chef Claudio Sadler.

Oggi la protagonista è Ivonne! Eccovi le sue quattro ricette, una per ogni prodotto! Bellissime!!!

Filetto con stecchi di polenta al balsamico di Ivonne Bianchi

La prima ricetta che ho voluto provare con queste fantastiche gelatine e composte ricevute dall’azienda Prunotto è stata quella che descrivo qui sotto con la gelatina al balsamico, strepitosa anche da assaggiare da sola su una fetta di pane caldo con un goccio d’olio. 

Filetto con stecchi di polenta al balsamico


Per 2 persone :
300 gr filetto di manzo 
50 gr prosciutto arrosto + qualche fetta 
2 cucchiai di olio evo 
3 cucchiai di porro tagliato a rondelle 
2 cucchiai di gelatina al balsamico 
Vino bianco secco 
Sale 
Farina per polenta 







In una padella antiaderente mettere olio evo con il porro tagliato a rondelle e il prosciutto arrosto tagliato fine, mettere il filetto di manzo e far rosolare da ambo le parti. Spruzzare con il vino bianco e lasciar evaporare. salare. Mettere qualche fetta di prosciutto arrosto e farle rosolare. Togliere il tutto e mettere 2 cucchiai di gelatina al balsamico. Naturalmente avrete preparato per tempo la polenta, lasciandola raffreddare. 

Impiattare mettendo sopra al filetto le fette di prosciutto rosolato, la salsina al balsamico calda e accompagnare con dei tondini di polenta infilati negli stecchi da spiedini.


Trota salmonata alla rosa canina e menta di Ivonne Bianchi

Questa composta dell’azienda Prunotto, deliziosa e delicata, l’ho vista subito adatta ad un filetto di pesce d’acqua dolce, abbinandola ad un’erba aromatica dal profumo intenso quale la menta. Non mi ha deluso, sia nel profumo che nel palato. 

Trota salmonata alla rosa canina e menta


per 2 persone:
400 gr trota salmonata in filetto 
3 cucchiai di olio evo 
1 arancia 
2 rametti di mentuccia 
30 gr burro 
30 gr pinoli 
Sale 
1 piccola patata 
1 manciata di barba dei frati lessata 






In una pirofila mettere il filetto di trota salmonata con il succo di un’arancia e qualche foglia di menta, lasciar marinare almeno 1 ora rigirandola. Nel frattempo far rosolar in una padella antiaderente con 1 cucchiaio di olio i pinoli, toglierli e mettere questo stesso olio in una padella antiaderente più grande con 20 gr di burro, farlo sciogliere e mettere il filetto di trota con la parte della pelle rivolta verso la pentola ( così da non disfare il filetto) dopo 5 minuti mettere il succo d’arancia della marinata e girare il filetto ( a questo punto non si disferà più), mettere anche qualche foglia di menta tagliata a pezzetti con le dita, salare, quando il filetto è cotto, toglierlo dalla pentola e inserire nella stessa 2 cucchiai di composta di rosa canina. Far amalgamare a spegnere. 

Per un contorno in abbinamento, far saltare in padella con 10 gr di burro la barba dei frati con la patata, precedentemente lessati al vapore,tagliati a tocchetti e i pinoli. Mettere poi questo contorno in una piccola formina ( io quadrata) 

Impiattare togliendo la pelle della trota, contornare con la salsina calda e il contorno preparato precedentemente.


Risotto con topinambur e gelatina di dolcetto di Ivonne Bianchi

Che dire di questa gelatina al dolcetto dell’azienda Prunotto, è una delizia, si vede che quest’azienda mette amore e passione nei prodotti che fa, perché sono tutti incomparabili. 
Questa gelatina è ideale per tanti piatti, ma io ho pensato subito ad un risotto con un tubero come il topinambur che con il suo sentore di carciofo ( anche più delicato di esso) è stato un connubio fantastico 

Risotto con topinambur e gelatina di dolcetto


per 2 persone:
120 gr riso per risotti 
200 gr topinanbur 
3 cucchiai di porro a rondelle 
2 cucchiai di olio evo 
Vino bianco secco 
2 cucchiaini di gelatina al dolcetto 
1 cucchiaio di burro 
Sale 
Brodo vegetale ( fatto con carota, sedano e cipolla) 
2 cucchiai di grana padano grattugiato e alcune scaglie per decorare 



Prima di procedere alla preparazione del riso fare il brodo vegetale inserendo anche una metà dei topinambur a disposizione decorticati della buccia e fatti a tocchetti.Quindi mettere nella pentola per la preparazione del riso olio porri e il rimanente dei topinambur decorticati della buccia e affettati far insaporire e buttare il riso. Sfumare con il vino bianco e proseguire la cottura con il brodo vegetale.Aggiustare di sale, e alla fine mettere 2 cucchiai di grana padano grattugiato. 

Nel frattempo prendete i topinambur cotti nel brodo vegetale, metterli nel vaso del frullatore con un 1 cucchiaio di burro e un po’ di brodo vegetale e 2 cucchiaini di gelatina al dolcetto. 

Impiattare mettendo il risotto e al fianco la crema di topinambur , alcune scaglie di grana e qualche goccia di gelatina al dolcetto.


Costine arrostite su pesto di radicchio con composta di fichi di Ivonne Bianchi


L’ultimo prodotto che ho utilizzato è sta la composta di fichi, mi doveva venire l’ispirazione per un piatto salato in quanto è talmente buona questa composta che la voglia era di farci un bel panino magari anche con un poco di burro ( tipo merenda di quand’ero bambina). 
Poi l’ispirazione mi è venuta quando al mercato ho visto dei bellissimi cespi di radicchio ed ho pensato che l’amaro di questo ortaggio era l’ideale con il gusto dolce ma armonioso della composta di fichi. 
L’esperimento è riuscito almeno per i palati di casa mia. 

Costine arrostite su pesto di radicchio con composta di fichi 

Per 2 persone:
4 costine di maiale 
1 cespo di radicchio rosso 
1 rametto di rosmarino 
2 spicchi di aglio 
Vino bianco secco 
4 cucchiai di olio evo 
10 gr burro 
20 gr pinoli 
Sale 
Acqua 
2 cucchiai di pecorino grattugiato 
1 cucchiaio di composta di fichi 



Mettere in una pentola antiaderente 2 cucchiai di olio evo, rosmarino e l’aglio, mettere le costine e farle arrostire da ambi le parti. Spruzzare con il vino, salare e proseguire la cottura con il coperchio. Se necessario aggiungere acqua. Nel frattempo pulire il radicchio, mettere nel vaso del frullatore 2 cucchiai di olio, il burro i pinoli il pecorino e il radicchio ( usare le foglie rosse e solo una parte di gambo bianco) un poco di acqua calda e 1 cucchiaio di composta di fichi 

Impiattare mettendo il pesto di radicchio, le costine e la composta di fichi .

lunedì 18 marzo 2013

Grazie di cuore...


Che soddisfazione vedere il lungo elenco delle ricette del Contest Dolcemnete Salato e non posso che cogliere l'occasione per dire...

... grazie di cuore a tutti Voi che avete partecipato con così tanto entusiasmo,
a Voi che avete dato libero sfogo alla vostra fantasia e che vi siete a volte scoperti più chef di quanto mai avreste immaginato,
a tutti Voi che vi sareste finiti i prodotti a cucchiaiate, ma che li avete centellinati per fare le ricette,
a Voi che avrete sicuramente sgridato qualcuno beccato "con le mani nella marmellata" urlando "Nooo...è per il contest di Arricciaspiccia!" ricevendo in cambio un'occhiata della serie "Oddio! Ma questa è matta!",
a tutti  Voi che mi avete regalato ricette meravigliose e che mi avete insegnato tanto,
a tutti  Voi che mi avete dimostrato così tanto affetto...
...Grazie!

A breve vi darò info circa il giorno in cui verranno decretati i vincitori!!!


Ancora per oggi due ricette di "no blogger" che partecipano al Contest Dolcemente Salato.

Chiara è una cara amica e le sue polpette sono spaziali, per non parlare del puré di patate americane: un 'esplosione di sapori! Un piatto che ha tutte le carte in regola per essere considerato "fushion": in se racchiude sapori e profumi di terre lontane accogliendo anche sapori nostrani con la confettura di rosa canina Prunotto.

E Ivana che ha dato sprint al suo risotto alla zucca con la gelatina di dolcetto Prunotto. Di questo risotto, incredibilmente cremoso e con i chicchi ben sgranati come è giusto che sia, il tocco della scorza di limone regala la freschezza giusta che contrasta con la pastosità della zucca. 


Contrasti di Chiara Benedetti

Dalla mia grande passione per i “contrasti in cucina”, è nata questa semplice e velocissima ricetta. Le polpettine di tenera e dolce carne d’agnello incontrano un vivace groviglio di spezie per poi accompagnarsi alla dolcezza della patata americana, al dolce-aspro della confettura di Rosa Canina e alla nota più forte e decisa del Brie de Melun. 
Buon appetito! 


Polpettine di agnello speziate su puré di patate americane, brie e confettura extra di Rosa Canina


Polpettine: 
400 g di carne trita d’agnello 
1 cipollotto fresco 
½ spicchio d’aglio 
1 uovo 
Coriandolo fresco 
Paprika 
Noce moscata 
Cumino 
Peperoncino 
Pangrattato 
Sale 

Puré: 
10 patate americane 
¼ di cipolla bianca 
1 bicchiere di latte parzialmente
scremato 
50 g di Brie de Melun 
1 cucchiaio di confettura extra di Rosa Canina 

Le polpettine: 
tritate finemente un cipollotto e un ciuffo di coriandolo fresco. Unite il trito alla carne d’agnello e mescolate. Uggiungete un uovo, la paprika, la noce moscata, il cumino, il peperoncino e un pizzico di sale. Amalgamate il composto. Formate delle piccole polpettine e passatele nel pangrattato. Disponetele in una teglia, irroratele con un filo d’olio extra vergine e infornatele a 220° per i primi 15 minuti, poi continuate la cottura per altri 30 minuti a 180°, ammorbidendole a metà cottura con mezzo bicchiere di vino bianco.

Il puré: 
mettete le patate senza buccia in una pentola di acqua fredda e fatele bollire per 30 minuti. In una padella imbiondite la cipolla. Unite le patate, precedentemente sbollentate e un cucchiaio di acqua di cottura e continuate a cuocerle per 10 minuti. Passatele al passatutto. Mettete nuovamente il puré così ottenuto sul fuoco, unendo il latte. Quando il puré apparirà omogeneo e cremoso, abbassate la fiamma e unite il brie. Ora aggiungete la confettura di Rosa Canina.


Risotto alla zucca al profumo di limone e gelatina di dolcetto di Ivana Martinelli

Ho provato per la prima volta ad iscrivermi a questo contest, ero incuriosita da questi prodotti e devo dire che ne sono rimasta pienamente soddisfatta! Di sicuro non faranno bene alla mia dieta, ma bisogna pur concedersi qualche piccola soddisfazione e queste marmellate fanno proprio al caso mio!!!





Risotto alla zucca al profumo di limone e gelatina di dolcetto

Ingredienti per 3 persone:
250 gr di riso vialone nano
500 gr di zucca (ancora da pulire)
1 piccolo scalogno
1 limone intero
gelatina di dolcetto
2 cucchiai di parmigiano
2 cucchiai olio EVO
30 gr burro
brodo vegetale 






Soffriggere lo scalogno e la buccia del limone grattugiata con 2 cucchiai di olio EVO.
Aggiungere la zucca pulita e tagliata a pezzetti abbastanza grandi.
Dopo qualche minuto aggiungere il riso e farlo tostare, poi aggiungere il brodo e portare a cottura il riso.
Quando il riso è quasi pronto aggiungere il succo di mezzo limone filtrato e il parmigiano.
Spegnere il fuoco e aggiungere il burro per mantecare.
Servire ed aggiungere ad ogni porzione uno o due cucchiaini di gelatina di dolcetto, mescolare e… Buon appetito!!!


venerdì 15 marzo 2013

Guarda un po' cosa ti combinano i "no blogger"

Ultimo giorno per partecipare al mio Contest "Dolcemente Salato" in collaborazione con l'Azienda Agricola Mariangela Prunotto e con lo Chef Claudio Sadler come giudice d'eccezione!  

Mamma mia! Ma quante ricette mi avete mandato?! Posso sbilanciarmi e dire che è stato un successone :)?! Grazie grazie grazie a tutte e tutti voi che avete partecipato con così tanto amore e passione!

Mi scuso per la lentezza nell'inserire le ricette, ma diciamo che è un periodo un po' complicatino per me e presto scoprirete il perché, ma vi prometto che entro il week end saranno tutte inserite!

E ora, eccovi le ricette che mi sono arrivate dai "no blogger"...splendide vero?!
Ne mancano ancora tre, che arriveranno presto! 


Armonia di Lorenzo Verbali

Piatto fusion che richiama autentici sapori, la ricotta di capra sarda si ricopre di un brodo di dolcetto prunotto trasformando il clima rigido invernale in dolce armonia del gusto. 

Canederli di ricotta di capra in brodo di dolcetto Prunotto

80 gr. Di ricotta capra sarda 
50 gr. Farina semola rimacinata altamura 
6 cucchiai di gelatina di dolcetto az. Agricola prunotto 
1 tuorlo d’ uovo 
60 gr. Parmigiano reggiano 
Sale 
Fiori commestibili 




Impastare in una bastardella il parmigiano con metà farina, il tuorlo d’ uovo e la ricotta, fare riposare per c.a. 2 ore e mettere in un piatto la farina rimasta. 

Creare delle palline di media grandezza e passarle nella farina. 

Inserire in un pentolino la gelatina di dolcetto con qualche mestolo di acqua e portare ad ebollizione. Salare e mettere i canederli, cuocere per 10 minuti. 

Aggiungere a piacimento qualche fiore commestibile che appaga vista e sapore.


Italian graffiti di Lorenzo Verbali

Ricetta molto semplice ma che racchiude la vera espressione dell’ arte culinaria italiana. La confettura di rosa canina, grazie al suo sapore morbido e vellutato, rende perfetto il matrimonio con l’ asiago pressato e il gambero diventa il re del piatto gustandolo con una maionese fatta in casa. Ottimo finger food. 


Gambero con bisque allo zafferano e formaggio su confettura di rosa canina 

80 gr. Asiago pressato 
maionese 
1 cucchiaio di confettura extra di rosa canina az. Agricola Prunotto 
zafferano 

Procedimento: cuocere a vapore il gambero sgusciato e pulito. Tenere da parte il carapace ed inserirlo in un pentolino con un bicchiere di acqua ed un cucchiaino di zafferano. Portare a bollore fino a ridurre di 1/3. Filtrare. 

Spennellare il gambero con la bisque appena creata e tenere a caldo. Versare un cucchiaio di confettura di rosa canina sul fondo del piatto di servizio ed adagiare sopra una fettina di asiago pressato. Posarci il gambero con sopra della maionese fatta in casa.


Rice Gold di Lorenzo Verbali

Risotto con dei sapori davvero contrastanti tra di loro, dove si riesce comunque a percepirne la diversità degli ingredienti e la loro qualità. 
La gelatina balsamica esalta il gusto e rilascia un buon sapore. 

Risotto al parmigiano con gelatina balsamica, broccoli e polvere di liquirizia

70 gr. Broccoli 
80 gr. riso carnaroli 
80 gr. parmigiano reggiano stagionato 48 mesi 
20 gr. burro alta qualità 
1 bicchiere di latte 
1 lt. Brodo vegetale 
Liquirizia in polvere 
Sale q.b. 
4 cucchiai gelatina balsamica az. Agricola Prunotto 





Sciogliere il parmigiano reggiano con un bicchiere di latte nel pentolino. Frullare e rendere il composto cremoso. 
Tostare il riso con una noce di burro e cuocere alternando un mestolo di brodo con un mestolo di crema. 
Bollire i broccoli e passarli in acqua e ghiaccio, dopodiché saltarli in padella con il riso fino a cottura ultimata. Aggiustare di sale. 
Spegnere il fuoco ed amalgamare bene con burro e parmigiano grattugiato. 
Servire il risotto caldo sopra un letto di gelatina balsamica precedentemente sciolta in un padellino ed adagiare sopra una spolverata di liquirizia in polvere.


Scrigni di Pasta fillo con sorpresa di Gabriella Oddera

Sono felicissima di partecipare a questo contest e ancor più felice di aver ricevuto a casa questi magnifici prodotti che sicuramente acquisterò in futuro. La gelatina di dolcetto mi ha colpito particolarmente e così ho voluto creare questa ricetta molto primaverile, adatta anche, perchè no, al pranzo di Pasqua...ricetta in cui la gelatina di Dolcetto si sposa benissimo con il caprino. 

Scrigni di Pasta fillo con sorpresa 

Ingredienti: 
12 fogli di pasta fillo 20cm x 20cm 
4 uova 
150 grammi di caprino 
150 grammi di ricotta di mucca 
200 grammi di zucchine 
5 cucchiaini di gelatina di Dolcetto 
40 grammi di burro 
Noce moscata, scalogno, sale, pepe rosa 







Rassodate le uova, cuocendole in acqua bollente per 8 minuti. 
Intanto grattugiate le zucchine e fatele appassire 3-4 minuti in una padella con una noce di burro e lo scalogno. Aggiustate di sale. Una volta raffreddate unite le zucchine ai formaggi, alla gelatina e ad un cucchiaio scarso di pepe rosa. Salate e aggiungete una grattata di noce moscata. 
Spennellate col restante burro fuso i fogli di pasta fillo, adagiandoli 3 a 3 con le punte sfalsate in stampini da crème caramel. Versate nel nido di fillo un po’ di composto di formaggi e zucchine, poi l’uovo sodo al centro e il restante composto. Richiudete gli angoli di pasta filloe spennellate per bene col burro. Coprite gli scrigni con la stagnola (x evitare bruciature) e infornate a 220° per 20-25 minuti. 
Buon appetito!


Orate grigliate in gelatina di balsamico con trionfo di verdure di Silvia Bartolacci

Con questa veloce ricetta ho potuto apprezzare ancora di più uno dei prodotti dell’Azienda Prunotto: la Gelatina di Balsamico
Onestamente avevo dei dubbi sul risultato che avrei ottenuto nell’abbinare il pesce alla gelatina di balsamico che ha un sapore tipicamente agrodolce.. E invece vi assicuro che il risultato è stato sorprendente!!! L’orata, con questo tocco dolce si arricchisce e diviene molto più gustosa e viene esaltato il suo sapore di mare. 
Devo ammettere che i prodotti dell’Azienda Prunotto sono proprio squisiti!!! Per palati fini ma non solo!!! 
Grazie per avermi fatto conoscere le vostre preziose prelibatezze!!! 


Orate grigliate in gelatina di balsamico con verdure leggere

Ingredienti (per 2 persone): 
2 orate medie 
3 patate 
4 funghi champignon 
4 cucchiaini di Gelatina di Balsamico 
Prezzemolo, aglio e pangrattato 
Erba cipollina (meglio se fresca) 
Sale e olio 



Prendere le orate pulite (ma non desquamate), riempire la pancia e ricoprirle con il trito di prezzemolo, aglio e pangrattato e regolare di sale. Lasciare insaporire per almeno mezz’ora. Nel frattempo pulire i funghi e le patate e tagliarli a fette dello spessore di circa mezzo centimetro. Cuocere le verdure sulla piastra, aspettando di girarle quando si sarà formata la crosticina (se la piastra è ben calda, ci vorranno pochi minuti) e regolarle di sale. 
Prendere un foglio di carta da forno e metterlo sulla piastra; cuocere le orate sui due lati, facendo attenzione a girarle solo quando si staccheranno completamente dalla piastra (altrimenti il pesce si rompe). A cottura ultimata disporre un’orata per ogni piatto e spalmare sopra ciascuna di esse due cucchiaini di gelatina di balsamico e aspettare che si sciolga. 
Distribuire le verdure su due piatti e condire con olio d’oliva e una spruzzatina di erba cipollina. 
BUON APPETITO!!


Patate ripiene allo speck e gorgonzola su crema di zucchine e composta di fichi di Cristina Cannia

Ho pensato di abbinare la composta col gusto intenso del gorgonzola e il risultato è stato ottimo. 
Io le ho utilizzate per un secondo ma nulla vieta che possano diventare uno 
sfizioso antipasto. 


Patate ripiene allo speck e gorgonzola su crema di zucchine e composta di fichi

Ingredienti per 4 persone: 
4 patate di grandi dimensioni 
100 ml di panna da cucina 
50 gr di burro 
100 gr di speck a fette 
50 gr di gorgonzola 
3 zucchine 
1 scalogno 
besciamella 
50 gr di parmigiano grattuggiato 
sale 
olio 
pepe nero 
composta di fichi azienda Agricola M. Prunotto 

Lavare bene le patate per eliminare residui di terriccio e cuocerle in acqua bollente fin quando con una forchetta si riesce ad infilzarle senza difficoltà. Tagliare per il senso della lunghezza una calotta alle patate e, con l'aiuto di un coltello a punta e un cucchiaino, scavarne l'interno facendo attenzione a non arrivare fino alla base. Schiacciare con una forchetta la polpa estratta e aggiungere la panna da cucina, il burro, lo speck fatto a pezzetti, il gorgonzola sbriciolato, il sale e il pepe nero. Aggiungere qualche cucchiaio di latte se il composto dovesse risultare troppo secco. 

Riempire le patate con questo composto e infornare a 200° fin quando si sarà formata una crosticina dorata e croccante. Per la crema di zucchine far rosolare lo scalogno con le zucchine e quando si saranno sfaldate frullarle al mixer e aggiungere due cucchiai di besciamella e il parmigiano grattuggiato. Servire le patate sulla crema di zucchine accompagnata da un giro di composta di fichi dell'azienza agricola M. Prunotto.


Risotto con zucchine ingentilite dal dolcetto di Martina Gola

E' la prima volta che partecipo ad un contest. Sono un po’ spaventata e intimidita. Avrei voluto avere una di quelle idee che cambia il mondo dell'alimentazione. 
Sarà per un'altra volta. 
Comunque il risultato è molto buono e si presta a mille varianti, togliendo o aggiungendo qualcosa, modificando un ingrediente e adattando la ricetta ai propri gusti e agli ingredienti che avete in casa. Il sapore dolce della gelatina si sposa benissimo con il formaggio e il croccante delle noce è sempre intrigante. La gelatina sa di vino ed è molto piacevole, sia amalgamata nel piatto (magari si potrebbe mantecare con un poco di gelatina) sia quando si sente la sua presenza in modo deciso. 
Non ultimo, è semplice e veloce pur presentandosi molto bene. Potete quindi proporlo all'interno di un menu "importante" a patto che i vostri ospiti non siano schizzinosi (no io le verdure non le mangio, il riso mi gonfia e il dolce con il salato proprio no…..!!). 


Risotto con zucchine ingentilite dal dolcetto 

per due persone: 
un pezzetto di cipolla tritata 
olio evo 
130 gr di riso carnaroli o da risotto 
un dito di vino (io vino bianco, ma magari si potrebbe usare un dolcetto, per ricordare la gelatina) 
1/2 litro brodo, anche fatto con il dado 
una zucchina grossa o due piccole 
quattro cucchiai di panna o latte 
30 gr di formaggio castelmagno a media stagionatura 
un pezzetto di burro 
1 cucchiaio di gelatina di dolcetto Prunotto
qualche noce tritata non troppo fine 
parmigiano o castelmagno grattugiato 


Il risotto lo sanno fare tutti. Fate ammorbidire la cipolla in un filo di olio, fate tostare il riso per un paio di minuti e sfumate il vino. 
Portate a cottura il riso (17 minuti in tutto ma verificate) aggiungendo il brodo e regolando la fiamma in modo che alla fine sia morbido ma non brodoso. 
Mentre il riso cuoce grattugiate la zucchina con la grattugia a fori larghi e la aggiungete 5 minuti prima che il riso sia pronto (17 - 5 = dopo 12 minuti circa). 
In un pentolino a fiamma bassa fate sciogliere il formaggio (a pezzetti piccoli o grattugiato) in un goccio di panna o latte ottenendo una crema. 
Quando il riso è pronto, spegnete la fiamma, aggiungete il pezzetto di burro e il formaggio mescolando vigorosamente. Il riso dovrebbe essere morbido. 
Impiattate il risotto, decorate con la crema di formaggio, magari disegnando una spirale meglio di come ho fatto io (ci vorrebbe uno di quei contenitori da masterchef, con il beccuccio) che ho usato il cucchiaio. 
Al centro mettete un cucchiaino di gelatina e qualche noce tritata.