giovedì 7 novembre 2013

Chai tea fish curry...se questa non è contaminazione!

Quando ho visto il contest di Varty non ho saputo resistere.
Avevo una ricetta in stand by da un po' e che non ero ancora riuscita a pubblicare e mi è sembrata assolutamente perfetta per il suo contest "Contaminazioni"!

Super mega incasinata a lavoro anche in Australia (ma si può?!?), scappata da lavoro perché non riuscivo più a connettere eccomi qui, sul mio traghetto che mi riporta a casina, a scrivere il post guardando l'Opera House e l'Harbour Bridge allontanarsi pian piano tra le onde.

Bando alle ciance, oggi si parla di fusion, food fusion e da quando sono qui a Sydney imparare a conoscere nuove culture e sapori è diventato facilissimo. 
Ingredienti nuovi che dal primo istante in cui sono entrati nella mia cucina, non ne sono più usciti. 
Sapori e profumi nuovi che non fanno altro c'è accrescere la fantasia di una che come me sembra essere nata per mangiare e cucinare :)!

Qui ho scoperto e mi sono perdutamente innamorata della cucina Thai, dei suoi stir fries, dei suoi curry che (come dice anche Vaty qui) non hanno nulla a che vedere con la polverina di curry che si compra al banco delle spezie: il curry tailandese è in pasta e spesso viene allungato con il latte di cocco che crea una crema deliziosa che avvolge carne, pesce, tofu e verdure. Una delizia.
Una delle cose che adoro della cucina Thai è la consistenza delle verdure, completamente diversa da come siamo abituati a mangiarle noi: saltandole nel wok per pochi minuti rimangono croccanti e oserei dire quasi crude e mantengono colori scintillanti. Strepitose!

Poi c'è la cucina indiana che devo ancora scoprire bene, ma il suo Chai tea è ormai una droga per me: un'esplosione di spezie, dalla cannella che adoro, all'anice stellato, dai chiodi di garofano alla noce moscata, dal cardamomo allo zenzero e chi più ne ha più ne metta.

E così, un giorno mi sono detta: perché non unire queste due cucine? Perché non fare un "curry" con latte di cocco e Chai tea?
Temevo fosse un'idea un po' azzardata e che il risultato sarebbe stato troppo dolce e stucchevole, temevo che bilanciare i sapori sarebbe stato un po' complicato, ma invece il risultato mi ha stupita e mi è piaciuto così tanto che lo ho rifatto già due volte!

E' una ricetta estremamente semplice, ma la complessità dei sapori è davvero interessante.

"Chai tea fish curry"

per due persone:
1 filetto di salmone (200 gr)
1 filetto di pesce bianco* (200 gr)
1 lattina di latte di cocco (io uso quello light che è più liquido)
fiocchi di sale maldon
per il chai tea:
1 anice stellato
5 capsule di cardamomo
5 chiodi di garofano
5 cm di stecca di cannella
1/4 di cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di pepe allspices (questo fa la differenza!)
1 cm di zenzero fresco tagliato a pezzi
1 cucchiaio tè nero
Come accompagnamento:
1 mazzetto di baby broccoli (io in Italia non li ho mai trovati, ma le cime di broccolo vanno bene comunque)
1 mazzetto di asparagi
2 bok choi tagliati in 4 (fa parte degli "asian greens", a me ricorda le bietole)
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino rosso di quelli grandi (che sono meno piccanti - ingrdiente indispensabile della cucina Thai)
500 ml di acqua di cocco
1 cucchiaino di olio di cocco
sale
brown rice (riso integrale) 

*è ideale un pesce che non si sfaldi in cottura (io ho usato il barramundi che è un tipo di pesce che si trova qui in Australia, ma potete sostituirlo con merluzzo o nasello)


La sera prima (o comunque almeno 4 orette prima), mettete tutte le spezie e lo zenzero nel mortaio e frantumatele di modo che si sprigionino tutti i sapori. Nel frattempo scaldate il latte di cocco (non fatelo bollire mi raccomando!) e quando è caldo aggiungete le spezie e il tè. Mettetelo in una ciotolina,  fatelo raffreddare quindi copritelo con la pellicola trasparente e mettetelo in frigo.

Per il riso, seguite le indicazioni che trovate sulla confezione, di solito le proporzioni sono 1 bicchiere di riso e due di acqua e va cotto con il coperchio fino a completo assorbimento dell'acqua.

Fatto questo siete a metà dell'opera. Il vostro piatto sarà pronto in un quarto d'ora.
Filtrate il latte di cocco al chai tea e mettetelo nel wok. Fatelo scaldare a fuoco basso.
Private i filetti di pesce della pelle e tagliateli a cubotti di 3 cm.

In una padella larga portate a bollore l'acqua di cocco con lo spicchio d'aglio e un peperoncino tagliato a metà per lungo (l'acqua sarà poca, ma bisogna solo leggermente sbollentare le verdure). 

Quando il latte di cocco è caldo, alzate leggermente la fiamma (fuoco medio) e aggiungete il pesce,  un cucchiaino di sale maldon e ancora mezzo cucchiaino di pepe allspices. Fate cuocere per 4 minuti , abbassate il fuoco e giratelo (regolate di sale  e pepe se necessario).

Buttate le verdure intere nell'acqua, mettete l coperchio e fatele sbollentare per 4-5 minuti. Devono rimanere croccanti!

Spegnete sotto al pesce, scolate le verdure, conditele con un cucchiaino di olio di cocco e un bel pizzico di sale maldon.

Impiattate e non dimenticare di mettere tutta la cremina che è strepitosa e... Enjoy!


Con questa ricetta partecipo in estremis al Contest della dolce Vaty "Contaminazioni".


giovedì 24 ottobre 2013

Ma voi siete spensierate?!

Da quanto tempo non aggiorno il blog?!
Mmm...tanto...troppo. E non va bene! Mannaggia!
Mi manca scrivere, raccontarvi, condividere con voi quello che sto vivendo, ma io non so come mai sembra che qui il tempo passi più veloce...o forse sono io che mi sono abituata troppo in fretta al life style australiano: decisamente più easy e rilassato.

A volte mi rendo conto di quanto fosse frenetica e senza sosta la mia vita italiana.
Mi sono sentita dire più volte nella mia vita: ma perché corri sempre? Perché non impari a godere di quello che hai senza cercare sempre la felicità in qualcos'altro? La felicità può essere proprio in quelle piccole cose quotidiane che vivi ogni giorno, può essere in quello che già hai.
E ogni volta, da brava ragazzina, mi impegnavo a essere felice di quello che avevo, senza volere di più, senza cercare affannosamente qualcosa di meglio.
Ma che poi, come dar loro torto?!
Una mamma e un papà che adoro e che mi amano alla follia, amici e amiche che mi vogliono bene, un lavoro che mi piace, una passione che mi totalizza (e che si, un po' di dubbi sul futuro me li ha messi tempo fa...mmm...anche tutt'ora in realtà, ma facciamo finta di niente!), un blog che mi da soddisfazioni...insomma, cosa chiedere di più?!?
Ecco, detta così, nulla!

Ma da quando sono qui a Sydney ho capito che la vera felicità è proprio in come si vive tutto questo: felicità deve essere sinonimo di serenità e solo la tranquillità e la possibilità di dedicarsi ad ogni passione, dalla famiglia agli amici, dal lavoro alla cucina, senza fretta, senza avere in programma 200.000 cose, senza avere il tempo contato, ti permette di apprezzare quello che si ha.
La felicità è prendersi il proprio tempo e goderne ogni istante. Take your time. Deve essere la parola d'ordine.

Mi sono resa conto di quanto questo fosse importante quando, in un periodo di stanchezza, in cui diciamo mi stavo dimenticando di sorridere, mi sono sentita dire : 
vai spensierata...


Vai spensierata?!?!? A me?!? ... Ma io sono spensierata! 
Ma in realtà, riflettendoci, in quei giorni proprio non lo ero e come sempre ciò che ci fa arrabbiare di più è quando ci sentiamo fare un appunto su qualcosa che sappiamo già da noi che non va bene!
Come quando usciamo di corsa essendo consapevoli che le scarpe che abbiamo scelto non sono esattamente quelle giuste e qualcuno ci dice: "stai bene! Però le scarpe..." Grrr...che nervi! 



Anyway, tutto questo per dire che, non so come sia possibile, ma io quella spensieratezza e serenità le ho trovate dall'altra parte del mondo!
E anche se la mamma mi aveva detto di non innamorarmi, io, da brava figlia...ho disubbidito! Ma solo a metà! Qualcuno che mi fa battere il cuore lo ho trovato, MA, eh si, c'è un ma...è un genovesotto come me. Ma si può?!? Uno va dall'altra parte del mondo e guarda un po' di chi si va ad innamorare?! (ecco, ora lo so che appena legge questa parola mi si agita, e va bè! Si organizzerà! O mi butterà giù dal terrazzino!). E questo qualcuno mi rende ancora più spensierata e questo è l'importante.


Se cucino sempre?!? Eccerto che si! Tantissimo, e ogni volta penso a voi, a quanto sarebbe bello farvi scoprire una cultura così diversa dalla nostra, ma poi, la voglia di godermi il momento senza il classico (e voi lo conoscete bene lo so!): tira fuori cavalletto-la reflex-quanta luce c'è-che piatto scelgo?-la forchetta è meglio così o cosà?- sposta un po'il piatto-scatta-aspetta, ancora una così-ho un'idea? Cambiamo tutto che così viene fighissima! prende il sopravvento.

Poi ci si mette anche la mia golosità, per la quale sono già conosciuta anche qui in Australia e così, no way, non c'è più alcuna possibilità di aspettare quei 5 minuti prima di azzannare il primo boccone :)!

Ma l'altro giorno mi sono ritrovata a scrivere il post per lo starbooks mentre ero in traghetto (si perché io vado a lavoro in traghetto...non è difficile capire come mai qui sto così bene eh!) e mi sono resa conto di quanto mi mancasse condividere con voi la mia vita e le mie esperienze culinarie e così, eccomi qui...



Per la ricetta di oggi vi rimando allo Starbooks, ma volevo assolutamente ricominciare a scrivere il blog e volevo farlo oggi. Si oggi. E non c'è un perché. E testa di rapa come sono, se mi metto in testa una cosa non c'è santo che tenga. Si fa. Punto.

Curiose di sapere di cosa si tatto prima di andare a sbirciare dallo Starbooks?




Ecco cos'è. Un pane (La ricetta la trovate qui!). Una di quelle cose che sono sempre state un po' un tabù per me. Troppo difficile da fare ho sempre pensato. Gluten Free ovviamente. E la sapete una cosa?! Era buonissimo ed è rimasto ottimo per ben 3 giorni! 

Ma dovevo venire fin qui per fare il pane buono :)?!? Sarà merito delle farine australiane o di quella famosa spensieratezza, ma non mi era mai venuto un pane così buono!


E non dimenticate MAI...



Vi abbraccio fortissimo!

Ema

domenica 30 giugno 2013

Siete curiosi di conoscere qualcosa di nuovo?

Mannaggia all'inverno australiano! Ha piovuto ininterrottamente per 10 giorni e non solo fuori, ma anche in camera mia. 
La casa in cui vivo è bellissima, ma vecchiotta e il tetto fa i capricci e così la mia camera si allaga appena piove un po' più forte...un disastro! 
Ma domani torna il sole e col lui la buona abitudine della corsetta all'alba. Mi è mancata un sacco la scorsa settimana!

Questo week end piovoso lo ho dedicato al relax e a dare lezioni di cucina italiana ad un' amica. Non avevo mai provato ad insegnare, tanto più in un'altra lingua, ma per me cucinare è così naturale che non è stato per niente difficile e tutto è venuto divino. Due must della cucina italiana: tiramisu e risotto allo zafferano. Uno più buono dell'altro! Sono proprio soddisfatta.

Mentre vi scrivo sto passeggiando sul lungomare. La pioggia sta regalando finalmente un attimo di tregua e così anche se qui è già tutto buio non ho saputo resistere e sono uscita a fare due passi.
Giacca di pelle, beanie (berretto che hanno tutti qui!) e sciarpa sono più che sufficienti. Quello australiano è un inverno per modo di dire!

Oggi mi sono viziata e mi sono preparata un pranzetto con i fiocchi.
Avete mai assaggiato il parsnips?! Se la risposta è no, dovete assolutamente rimediare. Lo potete trovare nei negozi di specialità orientali direi. È buonissimo! Dolce come una carota ma la consistenza è più pastosa, meno croccante. Lo ho scoperto la settimana scorsa e ora appena posso lo compro. È un po' caruccio, 9 dollari al kg, ma è così buono e fa benissimo! Ora mi documento meglio e vi faccio sapere.

Chi sostiene che le verdure siano noiose si ricrederà vedendo questa esplosione di colori: viola (purple carrots della Tanzmania), arancione (carote) e bianco (parsnips), una meraviglia! Il tutto con miele e senape in grani fatto cuocere in forno di modo che le verdure appassiscano dolcemente e diventino morbide e succose. Gorgeous!

E poi chips di kale che sono strepitose. Questa verdura si trova solo qui, ma non è molto diversa dal cavolo nero per consistenza e sapore. Messa in forno con un filo d'olio e un pizzico si sale diventa croccante come fossero chips. Scrocchiano davvero in bocca. Buonissime!

Il tutto con "ocean trout with crispy skin" ovvero trota dell'oceano con pelle croccante e brown e red rice (riso integrale e riso rosso). 
Eh si, mi sono proprio viziata per bene oggi!


Carote e parsnips agrodolci 

1/2 mazzetto di carote bio piccoline
2 carote viola
2 parsnips
1 cucchiaio di miele di acacia (o malto di riso)
1 cucchiaio di senape in grani
1 cucchiaio di olio eco
Sale (poco perché la senape è già molto saporita)



Lavate le carote piccoline e lasciatele intere e con la buccia.
Pelate le carote viola e il parsnips e tagliate la parte piu a punta in 4 e il resto a bastoncini di 3 mm.

Preparate la vinaigrette mischiando insieme senape, miele, olio e sale. 

Foderate una teglia con carta da forno e disponetevi le verdure senza mischiarle. 

Distribuite la vinaigrette in modo uniforme e mischiatela alle verdure con le mani. Partite dal parsnips perché le carote viola macchiano come le barbabietole!



Mettete in forno già caldo a 180-200 gradi per 40 minuti o finché le verdure non saranno morbide. Le carote rimarranno comunque un po' croccanti, soprattutto quelle viola.



Per le chips di kale, che quando è di stagione, potete sostituire con il cavolo nero, basta lavare le foglie, asciugarle e metterle in una teglia senza carta da forno. Aggiungete un cucchiaino di olio e un pizzico di sale e mischiare tutto con le mani. Mettete in forno per 15-20 minuti a 180-200 gradi o finché verdure non saranno croccanti come delle patatine.

Per la trota, che è molto simile al salmone, scaldate mezzo cucchiaino d'olio in una padella antiaderente e quando è appena caldo mettete il filetto di pesce con la pelle a contatto della padella. Fate cuocere a fuoco medio per 4-5 minuti (dipende dallo spessore del filetto) o finché non avrà cambiato colore (diventando più pallida) fino a metà filetto. Quindi giratelo con una spatola o una pinza di modo che non si rompa, spegnete il fuoco e lasciatelo cuocere (la padella e il grasso continueranno a cuocerlo dolcemente) per 2 minuti, non di più. Servite subito con i vostri due contorni e il riso bollito o al vapore.



lunedì 24 giugno 2013

Ma voi sapete cos'è uno STIR-FRY?

Lo so, non ho rispettato la promessa fatta. 
Speravo di riuscire a pubblicare con più assiduità, ma per la prima volta nella mia vita ho deciso di dedicare più tempo a me. Voglio godermi ogni singolo momento di questa esperienza!

Però il buon proposito di andare a correre ogni mattina sul lungomare prima di andare a lavoro, quello lo ho rispettato! E' un sogno correre e vedere il sole sorgere dal mare. Il miglior modo per iniziare la giornata!

Vorrei che il blog non fosse uno stress, ma voglio assolutamente condividere con voi quello che sto scoprendo qui.
Sono diventata ufficialmente una fan sfegatata della cucina Thai. Una delle migliori del mondo secondo me.
In Italia trovare ristoranti Thai è un'utopia e i pochi che ci sono non hanno nulla a che fare con la vera cucina Thai.
Uno dei piatti tipici è lo stir-fry che letteralmente significa mescolare-friggere il che non credo vi dica molto, ma sostanzialmente viene fatto nel wok con l'olio molto caldo (non ne serve molto, è una "frittura" perché l'olio deve essere molto caldo) e vengono aggiunte verdure, carne (pollo-manzo) o pesce (gamberi-cozze-vongole) o tofu e si fa cuocere tutto molto velocemente mescolando continuamente. La consistenza della verdura è completamente diversa da quella a cui siamo abituati noi. E' molto croccante, tendente al crudo direi, ma è deliziosa! Crunchy è la parola perfetta per descriverla!

Ciò che caratterizza il sapore degli stir-fry di solito sono le salse tipiche della cucina Thai ovvero la fish sauce (salsa ottenuta dalla fermentazione del pesce con l'aggiunta di sale) che da sapidità ai piatti e l'oyster sauce (ottenuta dalle ostriche) che invece è dolciastra.
Altri ingredienti immancabili sono aglio e chili (rosso o verde). 

So che in Italia reperire gli ingredienti sarà parecchio difficile per la maggior parte di voi, ma se riuscite a trovarli e provate questa ricetta sono certa ve ne innamorerete perché è veloce e rilassante da fare. Bisogna solo preparare tutte le verdure e poi si prepara tutto in  5 minuti.

Stir-fried sweet and sour veggies with cashew and brown rice

(Stir-fried verdure agrodolci con anacardi e riso integrale)

1 spicchio d'aglio
1 peperoncino rosso fresco
10 anacardi
1 cucchiaio di olio (io ho usato l'olio di riso, ma va benissimo l'olio di arachidi)
una manciata di piselli mangiatutto (snow-peas)
1 broccolo piccolo
1 mazzo di asparagi
2 cucchiai di fish-sauce
1 e 1/2 cucchiai di white vinegar (aceto bianco)
1 cucchiaio di zucchero (io ho usato il miele)

Riso integrale cotto


Tagliate l'aglio e il peperoncino a strisce lunghe e sottili. 
Tagliate gli asparagi in pezzi di 5 cm; dividete il broccolo in cimette non troppo piccole.

Scaldate l'olio nel wok (io devo comprarlo così ho usato una padella normale. In questo caso dovete aumentare un po' le dosi dell'olio: direi che 2 cucchiai vanno bene!), aggiungete l'aglio, il peperoncino e gli anacardi. Fate friggere mescolando continuamente finché l'aglio non sarà ambrato. Togliete aglio, peperoncino e anacardi dal wok lasciando l'olio.

Rimettete il wok sul fuoco e aggiungete le verdure e fate scuocere mescolando finché non sono appena tenere (5 minuti, non di più).

Aggiungete fish sauce, aceto e zucchero mischiati insieme. Fate cuocere mescolando per 1 minuto. 

Mettete il riso in una ciotola (2-3 cucchiai per persona) e aggiungete le verdure. Cospargete con l'aglio, il peperoncino e gli anacardi.



Un abbraccio forte forte a tutti!

lunedì 3 giugno 2013

E qui è iniziato l'inverno...

Qui a Sydney l’inverno è immancabilmente iniziato e con lui è arrivata anche la pioggia. 
Qui le stagioni sono scandite in modo diverso e il primo di Giugno coincide proprio con l’inizio dell’inverno. 
Che poi qui l’inverno non ha nulla a che vedere con quello a cui siamo abituati: ieri c’erano 23 gradi durante il giorno! La mattina è freschetto, ma per ora la temperatura minima sono stati 11 o 12 gradi, il che non è per niente male! 

Finalmente mi sono trasferita nella mia nuova casetta. 
Per la prima volta in vita mia ho una flatmate, una ragazza inglese tutta matta (in senso ovviamente positivo!) che però ha una casa da sogno a due minuti dal porto e a cinque minuti dalla spiaggia. Una figata pazzesca! (scusate il francesismo, ma ci sta tutto!). 

Ora vivo a Manly, una delle spiagge a Nord di Sydney e tutte le mattine prendo il traghetto per andare a lavoro. Adoro la mezz’ora di viaggio passata a leggere il mio libro – rigorosamente in inglese- ed è bellissimo essere accolta dalla City avendo a sinistra l’Opera House e a destra l’Harbor Bridge. Poi dieci minuti a piedi e sono in ufficio…meglio di così! 

Prossimo step è svegliarmi prima la mattina (verso le 6, 6 meno un quarto) e andare a correre così da godermi l’alba che è uno spettacolo! 
Vi sembro matta?! Voi non avete la minima idea di quanta gente ci sia la mattina presto - e per presto intendo le 6 - che fa surf, che nuota o che corre sul lungomare. C’è più “traffico” in spiaggia la mattina presto che durante il giorno! 
Gli orari qui sono diversi. Si va a nanna prima! E ci si gode la giornata dall’alba al tramonto! 

Ora che sono sistemata e che ho montato la mia nuova fantastica cassettiera con le farfalle - mi ci è voluta una mattinata intera e mi ha fatto decisamente capire che sono un ingegnere solo sulla carta :) - spero di riuscire ad aggiornare il blog almeno una volta a settimana! 

Ci sono così tante cose che vorrei raccontarvi. 
Prodotti nuovi, mai visti prima. 
Tipi di cucina completamente diversi. 
Nuovi sapori e profumi. 
Consistenze diverse e tanto tanto altro ancora. 

So che forse passando da me a volte vi sembrerà strano vedere ricette invernali, ma credo che quello sia proprio il bello: farvi respirare per dieci minuti un’aria diversa, un’aria che arriva dall’altra parte del mondo. 

Vi lascio con questa ricetta semplice e saporita allo stesso tempo. Ottima sia calda che fredda. 

Aggiungere legumi nelle insalate qui è assolutamente normale. Presto vi farò “assaggiare” un’insalata che ho mangiato un giorno a pranzo…deliziosa! Non vedo l’ora di rifarla per voi! 

Melanzane ripiene con riso al curry 

Per 2 persone: 
1 melanzana grande 
1 porro 
100 gr di riso integrale 
2 cucchiaini di curry (scegliete quello che vi piace di più. Io qui ho trovato un curry in cui predomina il sapore del cumino) 
3 cucchiai di ceci lessati (quelli precotti vanno benissimo lo stesso!) 
semi di sesamo (facoltativi)
olio evo
sale
tamari sauce (o salsa di soia)



Fate tostare il riso in una casseruola senza olio, quindi aggiungete il doppio della quantità di acqua, coprite con il coperchio e fate cuocere per 35-40 minuti finché l’acqua non sarà assorbita completamente. 

Tagliate la melanzana in due. Incidete la polpa con dei tagli diagonali senza bucare la buccia e infornate a 180°C (non importa se la infornate quando il forno è freddo, impiegherà solo un pochino di più a cuocere) e fate cuocere per 20 minuti o finché la polpa non sarà morbida (tastatela con le dita, quando riuscite a farle sprofondare nella polpa allora è pronta). 

Nel frattempo lavate il porro, tagliatelo in tre. Dividete ogni parte in due nel senso della lunghezza e tagliatelo a listarelle. 
In una padella antiaderente mettete 1 cucchiaio di olio evo e quando è caldo aggiungete il porro. Salatelo e fatelo cuocere a fiamma viva per 3 minuti quindi aggiungete mezzo bicchiere di acqua calda. Fatelo cuocere con il coperchio per una decina di minuti o finché non sarà morbido. 
Aggiungete il riso, i ceci e il curry sciolto il 2 cucchiai d’acqua calda. 

Quando le melanzane sono pronte, prelevatene la polpa con un cucchiaio (risulterà facilissimo) senza rompere la buccia, tagliatela grossolanamente e aggiungetela al riso. Aggiustate di sale se necessario. 

Riempite le bucce di melanzana con il riso e completate con i semi di sesamo. 
Infornate nuovamente per un quarto d’ora. Servite subito. 
(Sono ottime anche il giorno successivo a temperatura ambiente o scaldate nel forno).


sabato 11 maggio 2013

from Sydney with love...

Eccomi qui, a scrivervi dall'altra parte del mondo...
Molti di voi saranno ancora nel mondo dei sogni, invece qui sono quasi le 3 del pomeriggio. 
Io già fatto un giretto al Paddington Market (un mercatino carinissimo e molto caratteristico dove vendono dal tè ai vestiti, passando per gingilli vari e creazioni meravigliose home made) e guardato alcuni negozietti super fashion e super expensive, ma davvero cool!
La zona di Paddington è considerata una delle più alla moda di Sydney, con un sacco di piccole boutiques in casette basse stile inglese, una vera meraviglia!
Sydney è enorme e bellissima!
Sono qui ormai da due settimane e io non so come mai, ma ho la sensazione di essere a casa. Sono felice qui. Già l'estate scorsa sono rimasta colpita e affascinata da questa città e ora che la posso vivere mi rendo ancora più conto che la sensazione che avevo avuto era come non mai reale.

Per ancora due settimane starò in un appartamento mega nella City con vista, niente popò di meno che, sull'Opera House e l'Harbor Bridge, i due simboli di Sydney! Uno spettacolo! 

A lavoro mi trovo benissimo! L'ufficio è enorme: siamo il 450! Il martedì e il giovedì c'è frutta a volontà per tutti e il primo venerdì di ogni mese c'è un super aperitivo con pizza birra e sidro per tutti per chiacchierare e conoscersi...non vi sembra una meraviglia? a me si! Senza alcun dubbio!

Sapete qual'è la prima cosa che si vede entrando in Ufficio?!...Una cucina open space! Si, avete letto bene! Una cucina! Perché nella cultura inglese è considerata un luogo di aggregazione dove sedersi per discutere di questioni di lavoro o per bere un tè in compagnia! Spesso capita che riunioni informali vengano proprio fatte dalla cucina! Latte e tè a volontà per tutti in ogni momento della giornata!

Ciò che amo di questa città è il LifeStyle: in ufficio sotto la scrivania di tutti ci sono scarpe da ginnastica per andare a correre in pausa pranzo (c'è un piano dell'edificio in cui ci sono le docce per chiunque faccia sport prima o durante l'orario di lavoro!), l'orario di lavoro è 8.30 am - 5 pm...si, avete letto bene 5 pm, ovvero le 17.00!!! Un sogno!!! Poi è ovvio che se c'è qualcosa di urgente da fare si sta un po' di più, ma sapere che se va male si esce alle 18 è davvero una cosa spettacolare!!! E poi via per una corsetta lungo il porto tra le luci della città...

E arriviamo al Food...qui c'è la mania del biologico (in inglese Organic per chi non lo sapesse!). Frutta e verdura sono buonissimi e c'è di tutto, dalle fragole ai fichi, dalla zucca alle melanzane proprio grazie all'estensione dell'Australia: qui a Sydney è autunno, ma più a nord fa ancora molto caldo così tutto è "di stagione"!
Brown rice (riso integrale), quinoa, semini vari, malto di riso, latte cocco, olio di noci o di avocado, noci pecan, macadamia e tutte le classiche cose che in Italia si trovano solo al Biologico o da Natura Sì pagandoli una fucilata, qui sono all'ordine del giorno! Per non parlare delle cose gluten free che qui s trovano con una facilità disarmante!
Chiunque qui mangia healty food (cibo salutare). In ufficio sulla scrivania di ciascuno ci sono fiocchi d'avena e mix di nuts e frutta disidratata (mandorle, noci, goji berry, uvetta...) per gli snack tra un pasto e l'altro! Inimmaginabile in Italia!

Non vi dico poi nei ristoranti...dire che si mangia bene è davvero poco! Si trova di tutto, dal cinese, al thai, dal giapponese all'italiano per arrivare alla cucina australiana fushion molto ispirata alla cucina italiana, ma con influenze da ogni parte del mondo.

Pian piano vi racconterò tutto quello che assaggio e cercherò di riprodurlo! Vi farò conoscere prodotti nuovi e vi farò incuriosire a provare abbinamenti che mai avreste pensato potessero essere così perfetti insieme...Spero di trasmettervi tutto l'entusiasmo che ho io vivendo questa splendida città!

Per ora vi lascio una ricetta della puntata di Cuochi e Fiamme cui ho partecipato (per vederla cliccate qui).
Premetto solo una cosa: io non amo l'avocado, proprio per un tubo, sto iniziando ad apprezzarlo qui, ma prima diciamo che era nella "lista nera" degli ingredienti che mai e poi mai avrei comprato! Ma la tv è la tv e quel che decide è legge e così ecco cosa mi sono inventata con questo ingrediente...

Finti macaron di capesante

Per 4 persone:
Per i macarons:
8 capesante
1 avocado maturo
Limone
Sale
Olio evo

Per la spuma:
Lemongrass
Zenzero
Lime
Limone
Arancia
pepe rosa
Lecitina di soia



Preparate la crema di avocado mettendo la polpa in un frullatore con 2 cucchiai di olio, 1 cucchiaio di succo di limone e 1/2 cucchiaino di sale e 2-3 cucchiai di acqua. Assaggiatela e aggiustatela di sale e limone secondo il vostro gusto. La crema deve rimanere densa, quindi se dovete aggiungere altra acqua fatelo pian piano!

Eliminate il corallo dalle capesante e fatele cuocere per 1 minuto e mezzo, 2 minuti per parte in una padella antiaderente con un filo d'olio (giusto per ungere la padella). Toglietele dalla padella e tenetele da parte. Quando sono leggermente più tiepide, tagliatele a metà e farcitele con la crema di avocado.

Per la spuma:
Grattugiate lo zenzero (1 cm di radice) e il lemongrass (1 gambo), spremete mezzo lime, mezzo limone e mezza arancia, aggiungete mezzo cucchiaino di sale, una o due macinate di pepe rosa e mezzo bicchiere d'acqua e un cucchiaino di lecitina di soia. Emulsionate con un frullatore ad immersione, vedrete che si creerà la spuma.

Servite le capesante con la spuma in un bicchierino (se li avete usate quelli da liquore piccolini dell'ikea (non so se li avete presenti!).

mia nota: Controllate bene la salinità del piatto perché la spuma tende al dolciastro-piccantino per la presenza di arancia e zenzero, mentre l'avocado è molto grasso e come tale non è molto sapido!

Un abbraccio forte a tutti da Sydney...


giovedì 18 aprile 2013

Cuochi & Fiamme...anche io ho ceduto al fascino di Simone!!! Ecco la puntata!!!

Eh si, anche io ho ceduto al fascino della TV (e di Simone...)!
Se siete curiosi di vedere cosa ho combinato a CUOCHI & FIAMME  guardate qui...


A breve le ricette della puntata...

Un bacione a tutti!!!


martedì 16 aprile 2013

Di Starbooks, di Cracco e di valigie

Oggi mi infilerò completamente dentro agli armadi sperando di riuscire a fare queste benedette valigie... Già mi ci vedo: due valigie giganti aperte per terra e io che saltello qua e la sperando che miracolosamente si facciano da sole! 
Ma che poi come si fa a far stare un armadio alto 2 metri e mezzo, largo almeno due in due valigie -_-?!?! Vincerà l'armadio...mannaggia!!! Ma vi prometto che terrò alto l'onore delle donne: scarpe e borse verranno tutte con me! A costo di andare in giro con la foglia di fico!

Ma voi lo sapete vero che ormai lo Starbooks è diventato un blog?!
E sapete anche che stiamo recensendo il libro di Mr Masterchef Carlo Cracco?!
Oggi le due ricette che ho provato io... Sformato di caponata & caponata siciliana... Super Cracco sarà stato promosso o bocciato?!...per scoprirlo andate qui!

venerdì 12 aprile 2013

Biscottini al sesamo e iniziamo a preparare le valigie...

Eh si, avete letto proprio bene: valigie
Destinazione Sydney!!!

Tra meno di due settimane mi trasferirò nella terra dei canguri, nella splendida città di Sydney, tra surfisti (oooohhhh yyyyeeessss!), spiagge, onde, squali (aiuto!)e koala, nella terra dell'organic and healty food, e delle corse sul lungomare, una città che spero mi riserverà inaspettate  e dolci sorprese.

Vado a fare il mio lavoro, l'ingegnere strutturista, anche se il mio capo sa già che li manderò a quel paese aprendomi un ristorantino...magari! Ma a quel punto mi sorge spontanea una domanda: come chiamarlo?! Sono curiosa di sentire come pronunceranno Arricciaspiccia! Già è tutto un programma dirlo in italiano :)!

Incurante del fatto di dover far stare in due valigie scarpe e vestiti per un anno, ma preoccupatissima perché non c'è modo di portare con me i miei adorati coltelli. Spedizione con pentole e libri da cucina già praticamente organizzata! Matta! Lo so, sono matta! Ma il miglior modo per sentirmi a casa anche all'altra parte del mondo è portare con me "i miei strumenti del mestiere"! Chi ha questa folle passione sono certa mi capirà benissimo :)!

Prenderò un po' di vacanza dal mio piccolo spazietto nel web per dedicarmi a mamma e papà, agli amici e a me stessa, per preparare valigie, scatoloni con pentole pentoline e pentolette, per farmi coccolare un po' da chi mi vuole bene. 

Se riuscirò pubblicherò un po' random, ma non assicuro nulla! Spero mi perdonerete...

Il blog verrà con me in Australia (mai è poi mai potrei pensare di chiuderlo!) e sarò felicissima di condividere con voi ogni nuova avventura e ogni scoperta culinaria farò!

Vi lascio con questi biscottini che a me sono piaciuti un sacco. Semplici e poco dolci. Perfetti per la colazione o per il tè delle 5!


Biscottini con frolla all'olio di sesamo


Per una sesantina di biscottini:
160 gr di farina di riso
80 gr di farina di grano saraceno
90 gr di farina di quinoa
25 gr di amido di mais
2 uova 
70 gr di olio di sesamo
70 gr di zucchero di canna integrale
30 gr di zucchero di canna Demerara
1/2 cucchiaino di lievito

per la finitura:
golden syrup o maple syrup
semi di sesamo



Preriscaldate il forno a 160°C.
In una ciotola mescolate con una frusta le uova e l'olio, aggiungete gli zuccheri e amalgamate bene sempre utilizzando la frusta.
Mischiate le farine con il lievito e aggiungetele, setacciandole, in tre volte al composto liquido incorporandole con l'aiuto di un cucchiaio.
Rovesciate l'impasto sulla spianatoia e impastate con le mani. Formate una palla e avvolgetela nella pellicola trasparente.
Prelevatene metà e stendetela con un matterello sulla spianatoia infarinata con la maizena o la fecola di patate. Stendete dello spessore di 2-3 mm. Ricavatene la forma che più vi piace (io ho fatto dei cerchietti per far prima!).
Disponeteli su una teglia rivestita di carta da forno. Aggiungete su ognuno una goccia di golden syrup e cospargete con i semi di sesamo.
Infornate per 5 minuti e fate raffreddare su una gratella se la avete (io non la ho e metto i biscotti con la carta da forno sui fornelli che grazie alla griglia rimangono sospesi! L'ingegno in cucina è fondamentale :)!!!).



So già che mi mancherete un sacco in questo mesetto o poco più, ma vi prometto che tornerò con tantissime cose da raccontarvi!

Vi abbraccio fortissimo una per una!
Emanuela

mercoledì 10 aprile 2013

E voi avete mai provato a fare la frolla all'olio?

Periodo di sperimentazioni.
Avete mai provato a fare la pasta frolla con l’olio anziché con il burro?! 
No?!...Dovete assolutamente rimediare perché è di una bontà incredibile e se come me siete costrette a doverla fare senza glutine, noterete che la pasta rimarrà incredibilmente più facile da lavorare, più elastica: una meraviglia! 

Invece di rompervisi tra le mani e costringervi a fare tappulli di qua e di la, questa risulta facilissima da stendere e il trasferimento piano di lavoro-teglia sarà un gioco da ragazzi! Un sogno per chi come me litiga ogni volta con la frolla al burro nella speranza che nel brevissimo trasferimento non si spatasci inesorabilmente a metà strada rimanendo metà sula teglia e metà fuori…grrr!!! 

Un ulteriore aspetto positivo è che non deve riposare in frigo perché non c’è un grasso che debba risolidificarsi come invece avviene con il burro. Meglio di così! 

Vi ho convinte?! 

La ricetta di partenza è quella di Benny (amica speciale e bravissima cuoca!) poi riadattata per renderla senza glutine e leggermente modificata a causa della mia aggiunta della pasta pura di pistacchi nell’impasto

Se però non avete problemi di intolleranza al glutine andate da lei e seguite la sua ricetta che è più che rodata!!! 


Crostata con frolla all’olio al pistacchio e marmellata di fragole 

Per la base di una crostata da 20 cm: 
100 gr di farina di riso 
65 gr di maizena 
¼ di cucchiaino di lievito per dolci (io con cremor tartaro) 
1 uovo a temperatura ambiente 
30 gr di olio (io ho usato un olio evo ligure) 
35 gr di zucchero di canna 
2 cucchiaini di pasta pura di pistacchi 

per farcire: 
marmellata di fragole 
miele (facoltativo) 



In una ciotola mescolate con una frusta l’uovo con l’olio e i due cucchiai di pasta di pistacchi, poi aggiungete lo zucchero e amalgamate bene. 

Mettete farina di riso, maizena e lievito in una ciotola e mischiatele. 

Aggiungete metà della farina, setacciandola, al composto di uova-olio-zucchero. Amalgamatela con la frusta. Aggiungete poi la restante farina, setacciandola e mescolate con un cucchiaio. 

Rovesciate l’impasto sulla spianatoia e lavoratelo per 3-4 minuti di modo da ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formate una palla, appiattitela leggermente e avvolgetela nella pellicola trasparente giusto il tempo di rassettare la cucina. 

Infarinate leggermente la spianatoia con un mix di farina di riso e maizena (o solo con della fecola di patate) e stendete l’impasto dello spessore di 4 mm. 

Foderate una teglia a cerniera di 20 cm di diametro con della carta da forno tagliata di misura. Adagiatevi la pasta di modo che parte di essa salga anche contro le pareti dello stampo e livellate la pasta del bordo con un coltello. 

Farcite la base con la marmellata di fragole (o quella che preferite), ripiegate il bordo con delicatezza e con un dito spennellatelo con il miele. 

Infornate a 180°C per 15-18 minuti. (io ho il forno che carbonizza tutto, quindi l’ho cotta a 160°C con forno statico, ma per voi ho scritto 180°C perché è la temperatura a cui normalmente si cuoce la pasta frolla. Comunque il consiglio è di adattare la cottura al proprio forno: se siete alle prime armi, partite mettendolo a 160°C e fatela cuocere un pochino di più se necessario! Meglio così piuttosto che vi si carbonizzi!).



Potete anche fare dei biscottini o delle mini tortine: il tempo di cottura si riduce a 5-8 minuti massimo.


Visto che questa era la torta per il compleanno della mia mamma, anche se un pochino in ritardo, colgo l'occasione per dirle...
Mamma, ti voglio bene!

lunedì 8 aprile 2013

Brownie Black & Wihte e una sorpresa…

Da quando la dolcissima Fede mi ha regalato un favoloso libro sui brownies (“Brownie Bliss” di Linda Collinter), oltre ad aver iniziato a sbavare pagina dopo pagina, mi sono più volte riproposta di farne uno, ma tra una cosa e l’altra non avevo mai trovato il giusto pretesto. 

Archiviata la Pasqua e ancora sommersa dalle uova, ecco che il pretesto è arrivato! 

Ovviamente la ricetta l’ho adattata facendola diventare senza glutine e ho fatto qualche modifica. Diciamo che ne ho assemblate due, visto che il brownie classico mi sembrava troppo light, ho deciso di aggiungere anche il cioccolato bianco sopra! Crepi l’avarizia! 



Brownie black & white 


200 gr di cioccolato fondente (io Novi 75%) 
100 gr di burro non salato a temperatura ambiente 
200 gr di zucchero di canna integrale 
50 gr di zucchero di canna muscovado 
4 grandi uova, leggermente sbattute 
80 gr di cacao amaro 
40 gr di maizena 
130 gr di noci pecan intere 
130 gr di cioccolato bianco 




Spezzettate il cioccolato fondente e fatelo sciogliere a bagnomaria e fatelo intiepidire leggermente. 

Mette il burro e lo zucchero in un recipiente e montatelo con le fruste (o a mano se non le avete) fino ad ottenere un composto liscio e spumoso. Aggiungete gradualmente le uova sempre con le fruste azionate, quindi aggiungete il cioccolato fuso. Aggiungete la maizena e il cacao e continuate a montare con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete le noci pecan. 

Accendete il forno a 180°C. 

Rivestite una teglia quadrata di 23 cm di lato (o tonda di 24 cm di diametro) con della carta da forno. Versatevi dentro l’impasto e livellatelo con una spatola o con il dorso di un cucchiaio. 

Tagliate al coltello grossolanamente il cioccolato bianco e spargetelo sulla suerficie. 

Infornate in forno già caldo per 20 minuti. 




Questa torta è stata davvero un successone, anche se è talmente cioccolatosa che era impossibile non lo fosse! 
E la consistenza che ha è davvero fantastica! Diventerà il mio brownie gluten free delle grandi occasioni!!! 


Curiose di sapere quale sia la sorpresa?!?! 

Lo Starbooks è diventato grande e come dice la Ale, ormai cammina con le sue zampette e così, come tutti i bimbi grandi, è diventato indipendente… Oggi nasce ufficialmente lo Starbooks blog! Uno spazio interamente dedicato a lui nel quale potrete trovare ogni giorno una ricetta diversa relativa al libro "starbookkato" con tanto di commenti e pareri quanto più possibile oggettivi ovviamente. Vi abbiamo stupite, vero?!

Ma c’è una sorpresa nella sorpresa: il libro di questo mese è… correte qui e lo scoprirete!

venerdì 5 aprile 2013

La panna cotta senza panna

Ragazze, vi ho fatto la pannacotta senza panna…In realtà non la ho neppure cotta…mmm...si, effettivamente con la pannacotta non c'entra un tubo, ma le assomiglia un sacco ed è buona, loggiuro!"

Ma se non è fatto con la panna, cosa c'è?! Latte di mandorla e riso basmati...nulla di più :)! Volevo fare un dolce piacevole, ma leggero e così sono partita dal procedimento utilizzato per fare la pannacotta e ho sostituito semplicemente la panna con del latte di mandorla e riso. Basta aumentare un pochino le dosi di gelatina alimentare perché il latte di mandorla è un po' meno denso della panna ed il gioco è fatto!

Facciamo che lo chiamo budino che è meglio! Consistenza ottima, morbido e cremoso, ma per niente “mappazzoso”. Unito alle fragole è fresco e piacevole e il croccante da quel quid in più che sta proprio bene! 

Budino di latte di mandorla


Per 5 budini: 
500 ml di latte di mandorle e riso 
15 gr di gelatina alimentare 
2 cucchiai di zucchero di canna integrale 

Per il croccante di mandorle: 
5 cucchiai di zucchero semolato 
2,5 cucchiai di mandorle a lamelle 

Per le fragole: 
250 gr di fragole 
1 cucchiaio di sciroppo d’acero 



Per il budino: 

Mettete in ammollo in acqua fredda la gelatina alimentare per 10 minuti. Nel frattempo mettete a scaldare il latte di mandorle e riso con lo zucchero, senza farlo bollire, spegnete il fuoco e aggiungete la gelatina alimentare strizzata e fatela sciogliere mescolando con un cucchiaio. Versate il composto negli stampini (io ho usato quelli in alluminio usa e getta). Riponete in frigo per almeno 2 ore (in caso non solidificassero, metteteli 10 minuti n freezer e poi rimetteteli in frigo!). 

Per il croccante: 

Fate tostare le mandorle per 5 minuti a fuoco medio in una padella antiaderente rigirandole spesso di modo che non si brucino. Disponetele su un foglio di carta da forno allargandole bene. 

Mio modo - per avere un croccante più sottile (semplicissimo, ma bisogna prenderci la mano!): Fate sciogliere lo zucchero in un pentolino e quando sarà liquido e ambrato rovesciatelo sulle mandorle e coprite subito con un altro foglio di carta da forno, passatevi sopra immediatamente il mattarello di modo da distribuire lo zucchero caramellato tra le mandorle. 

Modo universale: Fate sciogliere lo zucchero in un pentolino e quando sarà liquido e ambrato, togliete dal fuoco e aggiungete le mandorle a lamelle, mescolate velocemente e versate tutto su un foglio di carta da forno, coprite con un altro foglio e appiattite con il mattarello. (Operazioni da fare velocissime perché il caramello si solidifica molto in fretta!). 

Riponete in frigo e al momento di servire spezzatelo con le mani in modo grossolano. 

Per le fragole: 

lavatele e tagliatele a cubetti. Mettetele in una ciotola, aggiungete lo sciroppo d’acero e 2 cucchiai di acqua fredda. Mettete in frigo per almeno mezz’ora. 

Componete il piatto: sformate il budino immergendolo 5 secondi in acqua calda. Aggiungete le fragole e il croccante a vostro piacimento.




mercoledì 3 aprile 2013

AAA cercasi Primavera

Nell’attesa che questa beata Primavera la smetta di farsi desiderare così tanto, ecco un antipasto semplicissimo da fare, fresco, leggero e davvero buono. Unica cosa indispensabile: pesce freschissimissimo! 

Sfoderate tutto il fascino che avete, fate gli occhi da cerbiatta e sbattete le ciglia mentre chiedete al vostro pescivendolo di fiducia “del salmone freschissimo”…Conquistato quello, il gioco è fatto e la riuscita della ricetta è assicurata! 

Personalmente non sono un’amante del pesce crudo, il sashimi mi lascia sempre un po’ perplessa e quei piatti di crudo che fanno andare in visibilio tante persone, proprio non fanno per me, però se il pesce è fresco e marinato bene, allora si, mi piace parecchio e se poi è accompagnato da un’insalatina fresca, lo apprezzo ancora di più! 


Salmone marinato agli agrumi e zenzero con finocchio, pera e riccioli di carota 


Per 4 persone: 
un filetto di salmone fresco da 250 gr 

per la marinata: 
zenzero 
arancia 
limone 
olio evo 
sale 
pepe rosa 

per l'insalatina:
1 finocchio 
1 pera 
2 carote 
pepe rosa 



Tagliate a fettine sottili il filetto di salmone (a me si era un po’ sfaldato, ma non importa!) e disponetelo su un piatto. 

Preparate la marinata mettendo in una ciotola 2 cucchiai di succo di arancia, 1 cucchiaio di succo di limone, 5 fettine sottili di zenzero, 1 cucchiaio di olio evo e due pizzichi di sale. Emulsionate tutto con una frusta a mano e versate sul salmone. Coprite con la pellicola trasparente e mettete in frigo per almeno 2 ore. Tirate fuori dal frigo un quarto d’ora prima di servirlo. 

Lavate le verdure e tagliate sottili sottili (io ho tagliato il finocchio con il coltello e carote e pera con la mandolina). 

Disponete sul piatto i finocchi alternandoli alle pere, il salmone marinato e i riccioli di carota. Nappate con la marinata, macinate un po’ di pepe rosa e decorate con una fettina di arancia. 


L'aggiunta della pera è stata un'idea dell'ultimo minuto, ma vi assicuro che è davvero azzeccata!


lunedì 1 aprile 2013

Se vi dico ancora "cioccolato", rabbrividite?!

Finita la Pasqua si è inevitabilmente sommersi dal cioccolato e in realtà se ne è mangiato talmente tanto da non averne più granché voglia...Sensazione che dura dalle 12 alle 24 ore, non di più! Lo so! Perché il cioccolato è pur sempre cioccolato, quella cosa che ci tenta e che ci appaga nei momenti in cui sembra che tutto vada storto, la giusta gratificazione dopo un successo o il premio consolatorio dopo una delusione, insomma, gira che ti rigira, ad un pezzetto di cioccolato è molto difficile dire no.

E poi con lo Starbooks di questo mese sono diventata “drogata” di cioccolato. Insomma, una vera e propria associazione a delinquere!

Sicuramente un po' di cioccolato delle uova rimarrà e quale miglior occasione per sperimentare qualcosa di nuovo.

Se vi piacciono le spezie questo cioccolato fa per voi e se non vi piacciono, provate a farlo lo stesso, scoprirete che non sono poi così male...anzi!

Come ho già fatto in questa occasione, premetto che non so una cippalippa di niente circa il temperaggio del cioccolato, quindi sappiate che i miei esperimenti sul cioccolato li faccio da super profana. Il risultato, a livello di sapore è stato ottimo, esteticamente, non temperandolo, non ha la lucentezza delle tavolette o dei cioccolatini cui siamo abituati...Urge corso sul cioccolato! I know!

Cioccolato speziato con zenzero candito e semini tostati 


100 gr di cioccolata fondente 85% (io Venchi) 
3 cucchiai di zucchero integrale di canna (quello nero con la melassa!) 
2 anici stellati 
6 bacche di cardamomo 
1 cucchiaino di cannella in polvere 
5 cubetti di zenzero candito da 0,5 cm ciascuno 
2 cucchiai di semi misti (semi di zucca, semi di girasole, semi di sesamo e di lino)



Mettete a sciogliere a bagnomaria la cioccolata spezzettata e lo zucchero di canna integrale.

Quando sarà sciolto, spegnete il fuoco lasciando sempre la ciotola sopra all'acqua calda e aggiungete l'anice stellato, le bacche di cardamomo aperte e il cucchiaino di cannella. Lasciate in infusione per almeno un quarto d'ora.

Nel frattempo tostate i semini misti in una padella antiaderente a fuoco medio per 5 minuti rigirandoli spesso. Metteteli in un piatto e fateli raffreddare.

Tagliate lo zenzero candito in piccoli pezzettini (cubetti di 2 mm di lato, non di più perché lo zenzero ha un sapore predominante). 

Filtrate il cioccolato facendolo passare attraverso le maglie fini di un colino di modo da togliere le bacche di cardamomo e l'anice stellato. 

Aggiungete i semini tostati e lo zenzero candito. 

Rivestite una teglia con la carta forno (potete anche farlo sul piano di lavoro perché il cioccolato non è molto liquido) e versatevi sopra il cioccolato. Appiattitelo, rendendolo omogeneo, con il dorso di un cucchiaio rendendolo sottile 5 mm. Fatelo raffreddare in frigo (tenete presente che se sapeste temperare il cioccolato, non dovreste metterlo assolutamente in frigo! E ricordate che il cioccolato messo in frigo perde un po' della sua brillantezza, ma non il suo sapore!).