domenica 29 luglio 2012

Castagnaccio...summer time

Non avevo mai provato a fare il castagnaccio perché, non so per quale strano motivo, ho sempre creduto fosse qualcosa di complicato e, forse, anche di non troppo meritevole e invece...Errore!!! Mi sbagliavo in tutto e per tutto perché è buonissimo e soprattutto iper veloce da fare...eccovi la ricetta:

Castagnaccio

125 gr di farina di castagne
200 gr di latte intero
50 gr di acqua
3 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di miele 
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di pinoli
1 pizzico di sale


Fate rinvenire l'uvetta nell'acqua tiepida.

Preparate la pastella amalgamando la farina setacciata con latte e acqua e, quando è ben amalgamata e omogenea, aggiungete l'uvetta rinvenuta strizzata e i pinoli e incorporateli bene all'impasto.

Fate riposare per 4 ore la pastella fuori dal frigo.

Rivestite una tortiera rettangolare di 20x25 cm con carta da forno, versatevi l'impasto e cuocete in forno già caldo a 200°C per 20 minuti.



La farina di castagne essendo la protagonista incontrastata di questo dolce deve assolutamente essere buona e di qualità. La dolcezza del Castagnaccio è data unicamente dalla dolcezza delle castagne e niente più. Ogni farina di castagne ha però una dolcezza differente, alcune hanno una punta di amaro-acido che si percepisce già quando si prepara la pastella e, in quel caso, potete fare come ho fatto io, ovvero aggiungere due cucchiai di miele. In questo modo si ottiene un dolce a tutti gli effetti!

Il miele io ho usto quello di acacia perché è in assoluto il mio preferito, ma va benissimo anche il miele millefiori, o perché no quello di girasole che ha però il "difetto" di essere spesso cristallizzato, il quel caso scaldatelo a microonde o in un pentolino di modo da farlo tornare allo stato liquido. Vi sconsiglierei però di utilizzare quello di castagno perché troppo amaro se l'effetto che volete ottenere è quello di un dolce...da provare, perché no, se voleste usare il castagnaccio per accompagnare dei formaggi stagionati al posto del comune pane!

L'olio evo è meglio che sia un olio delicato e fruttato come un olio ligure (si, lo so, sono di parte) anche se l'olio originale da utilizzare è proprio quello toscano essendo la Toscana la "mamma" di questo dolce. Io ho usato un olio pugliese, dal sapore decisamente più forte, e non ci stava per niente male! Non utilizzerei un olio del Garda, buonissimo da mangiare crudo o per cucinare piatti salati corposi, ma un po' troppo pungente per questo che, di base, è un dolce.

Freddo d'estate fa indiscutibilmente più piacere mangiare qualcosa di freddo e questo Castagnaccio freddo è una vera delizia, fresco, pastoso e leggero è un'ottimo dolcino a fine pasto o a merenda. Sia chiaro, anche a temperatura ambiente è buonissimo!!!

mercoledì 25 luglio 2012

Cheese cake yogurt e Nutella

Per la base:
250 gr di biscotti frollini
100 gr di biscotti al cacao
150 gr di burro
Per la crema:
4 vasetti di yogurt greco (680 gr in totale)
250 gr di panna fresca
2 e 1/2 cucchiai di zucchero a velo vanigliato
1 vasetto di nutella
12 gr di gelatina alimentare
Per la finitura:
Nocciole intere (una ventina)
Granella di nocciole


Preparate la base tritando nel mixer i biscotti e unendovi il burro sciolto a microonde o a bagnomaria. 

Foderate il fondo di uno stampo a cerniera con della carta da forno (ungete leggermente il fondo così la carta aderirà più facilmente!). Versate il composto di biscotti e burro e compattare bene aiutandovi con il dorso di un cucchiaio. Riponete in frigo. 

Preparate la crema di yogurt: innanzitutto mettete in ammollo la gelatina alimentare in un recipiente con acqua fredda. Versate lo yogurt in un recipiente piuttosto capiente e rendetelo cremoso sbattendolo con un cucchiaio ottenendo una crema omogenea.

Semi-montate la panna con lo zucchero a velo e incorporatela con le fruste allo yogurt. Quindi aggiungete la gelatina alimentare precedentemente strizzata e sciolta a microonde o in un pentolino con un cucchiaio di acqua (o meglio di panna se vi ricordate di tenerla da parte, o anche latte). Amalgamate il composto aiutandovi con le fruste di modo che la gelatina si distribuisca uniformemente nel composto.

Dividete il composto: 2/3 deve rimanere bianco e al restante 1/3 aggiungete 2 cucchiaiate di nutella (poco più di metà vasetto piccolo) e amalgamate il tutto con le fruste.

Prendete la teglia con la base dal frigo e fate uno strato di crema bianca. Riponete nuovamente in frigo per una decina di minuti, quindi riprendetela e fate uno strato con la crema di yogurt e nutella. Riponete nuovamente in frigo.

Tostate le nocciole intere e anche la granella in una padella antiaderente rigirandole di tanto in tanto (se le fate tostare in forno questo passaggio deve essere fatto all'inizio, prima di fare la base). Fatele raffreddare mettendole in frigo qualche minuto. 

Disponete le nicciole intere tostate sopra allo strato di crema di yogurt e nutella facendole affondare. Quindi fate l'ultimo strato di crema bianca. Riponete in frigo nuovamente per 10 minuti.

Scaldate a microonde o a bagnomaria la nutella restante di modo che diventi più morbida. Fatela intiepidire e spalmatela sull'ultimo strato della torta (non sarà semplicissimo, si mischierà un po' allo strato bianco, ma basta che abbiate l'accortezza di lasciare la parte esterna intonsa di modo che esternamente rimanga l'alternarsi degli strati!).

Completate la torta mettendo sulla superficie la granella di nocciole.

Riponete in frigo almeno 3 ore, ma se sta una notte o una giornata intera è ancora meglio! Servitela fredda!



Yogurt e Nutella la prima volta che ho assaggiato questo connubio me ne sono innamorata...l'acidino dello yogurt sta meravigliosamente bene con la dolcezza della Nutella! E in questa versione cheese cake è perfetta per chi vuole qualcosa di goloso e cioccolatoso anche in estate :)! Strepitosa!



Con questa ricetta partecipo al contest di Francesca di Scorribande in cucina "Un DOLCE anniversario".

E ovviamente, trattandosi di una cheese cake, anche al contest di Due cuori e una padella "Cheese Cake Contest".



domenica 22 luglio 2012

Club-sandwich di acciughe e burrata su letto di rucola e albicocche

per 4 persone:
16 acciughe
farina di mais per polenta
1 uovo
olio evo per friggere
1 burrata piccola
rucola
2 albicocche
sale
olio evo


Pulite le acciughe, o ancora meglio se ve le pulisce il pescivendolo! Sciacquatele bene sotto l'acqua e asciugatele. 

Preparate un piatto con l'uovo leggermente sbattuto e un'altro con la polenta: passate le acciughe prima nell'uovo e poi nella polenta e disponetele su un altro piatto.

Lavate la rucola e conditela con olio evo e sale e tagliate le albicocche a cubetti.

Portate a temperatura l'olio evo e friggetevi le acciughe. Quando sono pronte mettetele su un piatto con sopra della carta assorbente di modo che perdano l'unto in eccesso, quindi salatele.

Componete il club sandwich di acciughe disponendo un'acciuga, un cucchiaino di burrata e qualche fogliolina di rucola. Fate così per 3 strati e completate con una quarta acciuga e infilzate il tutto con uno stecchino da spiedino tagliato. Procedete allo stesso modo per gli altri "sandwich".

Fate un letto di rucola e albicocche e adagiatevi sopra il club-sandwich di acciughe.



Caldo o freddo?! Questo stuzzichino può essere servito come antipasto e quindi caldo, ma è ottimo anche a temperatura ambiente come finger food per un aperitivo!

Consistenze e sapori la croccantezza delle acciughe impanate nella polenta contrasta con la cremosità della buratta che avvolge il palato. La rucola, con il suo retrogusto piccantino e l'albicocca che addolcisce proprio il gusto forte della rucola, ripuliscono la bocca dalla grassezza del fritto e della burrata. In bocca rimane solo la voglia di un altro boccone :)!

Con questa ricetta partecipo al contest di Vale e Cinzia "Colors and food what else?" di Luglio i cui protagonisi sono l'arancione e il verde!

E trattandosi di acciughe non potevo certo esimermi dal contribuire alla bellissima raccolta di Cris di Poveri ma Belli e Buoni "Un'acciuga al giorno"!


venerdì 20 luglio 2012

Insalata colorata con fiocchi di latte

Ecco, questa è davvero una “non ricetta”, ma è talmente buona che non potevo non postarla...In queste giornate estive, dopo una lunga giornata a lavoro, si ha proprio bisogno di qualcosa di fresco e una bella insalatona è la cosa che fa più piacere...E così metti insieme un po’ di insalatina, qualche pezzetto di peperone, di carota e di zucchina e il tocco delizioso della cipolla di Tropea (che indubbiamente è impegnativa e se avete fidanzati, mariti o amanti nelle vicinanze, bé, forse è meglio evitarla, ammesso che non si lancino anche loro!) che da senza alcun dubbio la marcia in più a questa semplicissima insalata...et voilà, la cena è servita :)! Fa bene alla salute e con tutti questi colori, anche all’umore!

Insalata colorata con fiocchi di latte

Per 1 persona:
1 confezione di fiocchi di latte
insalatina misticanza
peperone rosso
peperone giallo
carota
zucchina
cipolla di Tropea
olio evo
sale



Lavate l’insalatina e le verdure e pulite la carota. Tagliate i peperoni, la carota e le zucchine a listarelle non troppo sottili e la cipolla a rondelle che poi dividerete a metà. 

Componete il piatto disponendo le verdure a raggiera (dal rosso al verde), al centro un po’ di insalatina e con l’aiuto di un anello di metallo, versatevi sopra i fiocchi di latte e disponete tutto intorno le cipolle di Tropea. 

Condite a piacere con olio evo e sale.


martedì 17 luglio 2012

Melanzane agrodolci di Nonna Cecilia

per le melanzane:
2 melanzane tonde
olio evo per friggere
per la salsa agrodolce:
1 kg di pomodori perini
1/4 di cipolla di Tropea
1 cuore di sedano
un rametto di rosmarino
qualche fogliolina di basilico
aceto di vino di buona qualità
sale
1 pizzico di zucchero 


Per prima cosa tagliate le melanzane spesse circa 3 mm, mettetele in uno scolapasta salando ogni strato. Coprite con un piatto e mettetevi sopra un peso di modo che le melanzane diano l’amaro. Lasciate riposare un quarto d’ora. 


Preparate la salsa agrodolce: lavate la verdura e tagliate la cipolla e il sedano a pezzetti e i pomodori perini in due per lungo. Mettete le verdure in una casseruola con il rosmarino senza aggiungere olio. Lasciate cuocere finché non saranno morbidi. 



Intanto lavate le melanzane e tamponatele molto bene con un canovaccio o la carta assorbente in modo da togliere l’acqua in eccesso. 



Passate la salsa al passaverdure e rimettetela sul fuoco aggiustandola di sale (più un pizzico di zucchero per togliere l’acidità) e aggiungendo le foglioline di basilico. Fatela consumare di modo che rimanga bella densa. 



Mettete a scaldare l’olio in una padella profonda e quando è caldo friggetevi 3 o 4 alla volta le fette di melanzana senza farle bruciare. Una volta pronte scolatele e disponetele su un piatto con carta assorbente per togliere l’olio in eccesso. Friggete tutte le melanzane, tamponatele e fatele raffreddare. 



Quando la salsa sarà densa, toglietela dal fuoco e fatela raffreddare. 



Aggiungete alla salsa di pomodoro ormai fredda l’aceto di vino. Dovete aggiungerne una buona quantità perché la salsa deve avere un sapore in cui quello dell’aceto predomini. 



In un piatto da portata, o in vasetto come ho fatto io, disponete uno strato di salsa, uno strato di melanzane, salate leggermente e continuate con la salsa, le melanzane e un pizzichino di sale. Continuate fino ad esaurire gli ingredienti facendo sì che l’ultimo strato sia di salsa. 



Riponete le melanzane agrodolci in frigo e servitele fredde come antipasto. 





L’aceto di vino è lui il vero protagonista della ricetta ed è per questo che è indispensabile che sia di buona qualità. Quanto metterne?! Io ne ho messo solo 2 cucchiai e devo dire che quasi non si sentiva...Il problema è che la versione originale di Nonna Cecilia non l’ho mai assaggiata, ma chi invece ha avuto la fortuna di assaggiarle mi ha detto che laceto si deve sentire molto molto di più. Quindi direi che almeno 5-6 cucchiai bisogna metterli. Certo, dipende da che aceto si ha, ma come sempre in cucina, vale la regola dell’assaggiare! Così le possibilità di sbagliare si riducono decisamente! 

Vi prometto che aggiornerò il post se avrò la fortuna di assaggiare la versione originale per dirvi esattamente quanto aceto mettere!



E un enorme grazie a Nonna Cecilia che mi ha svelato i segreti di questa sua squisita ricetta!

Con questa ricetta partecipo al contest de "il gattoghiotto" Piccola bottega di campagna: melanzane e pomodori" in collaborazione con Malvarosa Edizioni.


lunedì 16 luglio 2012

Torta di mele e un dolce sorriso...

Questo post merita decisamente un’introduzione... 

Quando ho aperto il blog lo ho fatto essenzialmente per me, per avere una valvola di sfogo, per poter condividere con tutti la mia passione per la cucina, per renderla qualcosa di un po’ più concreto, soprattutto ai miei occhi. 
E invece, qualche giorno fa, ricevo una mail bellissima, una mail di una mamma che giusto un annetto fa ha scoperto che sua figlia è celiaca e che quindi si è messa alla folle ricerca di consigli, suggerimenti e ricette un po’ ovunque...e proprio qui, nel mio piccolo blog, ha trovato ciò che cercava! Penso non ci sia cosa più gratificante al mondo per una food blogger di sapere che le proprie ricette rendano felice qualcun’altro! 

Ma non è finita qui, perché la cosa più bella e dolce è che Ivana ha voluto “regalarmi” la sua ricetta della torta di mele...Una torta davvero deliziosa che ho riprodotto fedelmente, senza sgarrare, senza aggiungere il “mio tocco”, come chiunque di noi fa quando prova una ricetta nuova, questa volta no! L’ho fatta seguendo meticolosamente i suoi consigli e devo dire che ho fatto benissimo! E’ perfetta così, senza aggiunte o sottrazioni...è un’esplosione di sapori, delicata, leggera e soprattutto, passatemi il neologismo, “melosa”, si perché le mele sono le indiscusse protagoniste di questa fantastica torta!!! 


E ora, bando alle ciance, eccovi la ricetta: vi riporto esattamente la ricetta così come me l’ha inviata Ivana così basta che la seguiate passo passo e il risultato è assicurato! 

Torta di mele di Ivana

100 gr burro
100 gr zucchero
150 gr farina gluten free
2 uova
1 cucchiaino di lievito in polvere - apposito -
scorza di 1 limone
3 o 4 mele delizia
un cucchiaio di marsala
zucchero a velo - apposito -
un pizzico di sale
10 amaretti - facoltativi -


In una terrina mescolare bene il burro con lo zucchero, unire le uova intere e sempre sbattendo la farina e lievito setacciati, la scorza del limone, il marsala ed alla fine le mele tagliate a tocchetti. 

A questo punto si possono aggiungere gli amaretti sbriciolati, o dell'uvetta sultanina, pinoli, in base al proprio gusto, io cambio ogni volta...


Infornare per circa 40 minuti a 180°C e alla fine spolverizzare con zucchero a velo. 




L’impasto non spaventatevi se quando mettete le mele vi sembra che siano troppissime, è giusto così, amalgamate bene il tutto e mettete nello stampo senza porvi troppe domande :)! La torta è mele con un po’ di impasto, non impasto e mele, sia chiaro e proprio li sta il buono! 

Il marsala io non lo ho mai usato nei dolci, ma per questa torta sono subito andata a comprarlo. E poi, va bé, il marsala normale non c’era e così mi sono lanciata in un Marsala Riserva del 2001, semi secco perché dolce non lo avevano e quello secco temevo non andasse bene! Immagino la torta sia buona anche senza, ma ho come il presentimento che quello sia davvero il tocco che fa la differenza! 

La farina io ho usato quella della Biaglut come fa sempre Ivana, direi che potete tranquillamente sostituirla con l’equivalente di farina 00 e otterrete lo stesso meraviglioso risultato! 

La cottura io l’ho fatta in uno stampo da 22 cm e la torta è venuta bella alta come piace a me, però ho dovuto farla cuocere un pochino di più (55 minuti). Dipende tutto dal forno comunque, quindi armatevi del famoso stecchino, che lui, non sbaglia mai :)! 

La torta di mele so che ce ne sono un’infinità di ricette, è verissimo e anche io ne ho provate una marea, ma ogni volta ho cambiato perché non ero mai davvero soddisfatta, o troppo dolce, o troppo burrosa, o con poche mele...Ecco, ora posso dire ufficialmente che questa diventerà anche la mia torta di mele! 



Un abbraccio fortissimo a Ivana ed Elisa...Grazie di cuore!

venerdì 13 luglio 2012

Zucchina tonda con quinoa, prosciutto crudo e Selva

Per 4 persone:
200 gr di quinoa
4 zucchine tonde
160 gr di prosciutto crudo
formaggio Selva - o Parmigiano Reggiano (a piacere)
8-10 mandorle con la pelle 



Fate bollire in acqua salata bollente la quinoa per circa 20 minuti.

Scavate le zucchine tonde aiutandovi con uno scavino o con un cucchiaio facendo attenzione che non si rompano. Vi consiglio di non scavarle troppo, tanto poi verranno bollite e questo le renderà più morbide, così potrete togliere la polpa in eccesso con più facilità.
Mettetele a bollire insieme alla polpa che avrete tolto in acqua leggermente salata.
Quando sono cotte, scolate il tutto separando la polpa dalle zucchine ancora intere che dovrete mettere a scolare capovolte su un piatto. Tenete da parte l’acqua di cottura.

Frullate la polpa degli zucchini.

Tagliate parte del prosciutto a listarelle, tenendone da parte 8 fette.

Tagliate le mandorle al coltello a listarelle.

Tagliate qualche fettina sottile di Selava o di Parmigiano.

In una padella antiaderente mettete a rosolare il prosciutto crudo e metà delle mandorle senza aggiunta di grassi, quando il prosciutto è leggermente croccante aggiungete la polpa frullata degli zucchini e fate insaporire. Se necessario, salate. Quindi aggiungete la quinoa scolata, mescolate bene, aggiungete il Selva tenendone da parte qualche fettina per la decorazione e se necessario un mestolino di acqua di cottura degli zucchini per mantecare bene il tutto.

Impiattate disponendo all’interno di ogni zucchina tonda due fette di prosciutto, mettete all’interno la quinoa con il suo condimento. Decorate con le mandorle a lamelle e le fettine di Selva.





Cos’è la quinoa?! E’ una pianta erbacea della stessa famiglia di spinaci e barbabietole. Viene considerata un pseudocereale perché, pur non essendolo, il suo impiego è molto simile a quello dei cereali. Il suo apporto proteico è superiore rispetto ai comuni cereali.

Cosa ne penso… Mi ha stupita! In realtà ero un po’scettica, ma mi sono dovuta ricredere. Ha un sapore un po’ particolare se mangiato da solo, un non so che di selvatico, ma se condito, anche solo con verdure, e magari qualche spezia, risulta essere un’ottima alternativa ai comuni cereali. 

Da provare! Anche solo per curiosità!



Con questa ricetta partecipo al contest di Ammodomio "Un anno Ammodomio: calendario 2012"!


mercoledì 11 luglio 2012

Melanzana alla parmigiana light...ora si, ora no!

Premetto che questo post lo ho già pubblicato agli esordi del blog, ma appena ho visto il contest di Ambra de Il gattoghiotto "Piccola bottega di campagna" con melanzane e pomodori come protagonisti, ho pensato subito a questa ricetta e avendo rinnovato il look del blog mi faceva piacere riadattare il post a questo new style.

Melanzana alla parmigiana

per una persona:
1 melanzana piccolina
olio di arachidi per friggere
60 gr di ricotta di latte vaccino
sale
per la salsa di pomodoro:
3 pomodori perini
basilico
olio evo
zucchero (un pizzico)
sale



Per la salsa di pomodoro:Lavate i pomodori, tagliateli in 3 parti e metteteli in una casseruola a fuoco basso e coprite.
Quando saranno morbidi passateli al passaverdura. Rimettete la salsa sul fuoco con un pizzico di zucchero (per togliere l'acidità) due pizzichi di sale e un filo d'olio evo. Lasciate cuocere a fuoco basso senza coperchio di modo che la salsa si restringa un po' e diventi bella saporita.

Per la melanzana:Lavate la melanzana, tagliatela a fette di poco meno di un centimetro, salatele e mettetele in uno scolapasta con un peso sopra di modo che diano l'amaro. Trascorsa mezz'ora sciacquatele e friggetele (io ho usato l'olio di arachidi per avere una frittura più leggera, se preferite l'olio di oliva va benissimo anche quello!).
Fatele dorare da ambo le parti quindi scolatele e ponetele su un po' di carta da cucina di modo da eliminare l'olio in eccesso.

La ricotta:Tagliate la ricotta a fette abbastanza sottili quindi mettetela in una padella antiaderente già calda di modo da farle dorare su entrambi i lati.

Ora non vi resta che "montare" la vostra melanzana alla parmigiana: in una pirofila (con l'aiuto di un coppapasta alto che vi sostenga la melanzana ricomposta) mettete un pochino di salsa di pomodoro sul fondo, una fetta di melanzana, un pizzico di sale, una fetta di ricotta e un po' di salsa e continuate così finché la melanzana non sarà ricomposta completamente.
Infornate a 180°C per 25 minuti.

Impiattate e decorate con olio al basilico (frullate con il minipimer olio e basilico e un pizzico di sale).



Light...ora si, ora no ora SI, perché c'è la ricotta, decisamente più light di mozzarella e parmigiano, ora NO perché le melanzane sono fritte, ma d'altronde un po' di sapore in più bisogna pur darlo e poi...le melanzane fritte sono troppo troppo buone :)!


Con questa ricetta partecipo al contest "Piccola bottega di campagna: melanzane e pomodori" de Il Gattoghiotto, in collaborazione con Malvarosa Edizioni.

lunedì 9 luglio 2012

Ciocco-anguria al quadrato: torta al ciocolato senza farina

L’ultima cosa di cui avrei avuto voglia con questo caldo era di una torta al cioccolato...ma è bastato un pezzettino piccolissimo di questa torta per stravolgere completamente la mia folle convinzione...folle perché a prescindere da tutto, ad una torta al cioccolato è severamente vietato dire di no! E così, un pezzettino, poi un altro e un altro ancora e quasi metà torta è finita nella mia pancia...con mia immensa gioia! 


Torta al cioccolato senza farina

300 gr di cioccolato fondente (v. nota “Cioccolato”)
150 gr di burro
150 gr di zucchero
3 uova


Accendete il forno a 190°C. 

Mettete a sciogliere il cioccolato e il burro a bagnomaria.

Con le fruste montate i rossi con lo zucchero (questo passaggio potete farlo anche con una frusta a mano e il risultato sarà ottimo lo stesso!). 



Incorporate a questi ultimi il composto di cioccolato e burro tiepido di modo da non cuocere le uova. Amalgamate dal baso verso l’alto.


Montate a neve ben ferma i bianchi con un pizzico di sale e incorporateli al resto del composto molto delicatamente, dal basso verso l’alto, di modo da non smontarli.



Rivestite una teglia rettangolare (20x27 cm) con carta da forno e versatevi l’impasto.

Infornate (forno statico) per 15-20 minuti. 



L’abbinamento Eh si, mi ha stupita, ma vi assicuro che con l’anguria sta veramente bene! Sarà che la freschezza e la leggerezza dell’anguria smorza e bilancia la pastosità che lascia in bocca il cioccolato, o non so cosa, ma sta di fatto che come abbinamento è più che azzeccato! 

Un abbinamento più ovvio, ma ugualmente meraviglioso, è con le albicocche...una vera goduria!

Cioccolato...quale usare?! Ovviamente fondente, ma la differenza la fa la percentuale di cacao presente. Io ne ho assaggiate due versioni, quella della mia mamma, fatta con cioccolato fondente al 50% e una fatta con coccolato fondente al 75%.
La prima (50%) un po’ più dolce e con una consistenza più simile ad una mousse al suo interno...deliziosa anche per chi non è un grandissimo amante del cioccolato fondente! 

La seconda (75%), decisamente più strong e molto più cioccolatosa e più pastosa...ne basta un pezzetto, massimo due perché è un po’ più impegnativa, ma splendida...davvero una goduria! E poi io, che non sono per niente golosa (bugia!!!) l’ho mangiata con un semifreddo allo zabaione...da estasi!

Bassa o alta?! In una teglia rettangolare da 20x27 cm potete sia fare una torta leggermente più bassa utilizzando 2/3 delle dosi (ovvero 200 gr i cioccolato fondente, 100 gr di burro, 100 gr di zucchero e 2 uova) oppure una torta un po’ più alta con le dosi ce trovate all’inizio! La cottura rimane pressoché la stessa.

venerdì 6 luglio 2012

Millefoglie di pesche albicocche e robiola

per 2 persone:
1 pesca gialla di Volpedo
3 albicocche
Robiola fresca di Roccaverano
nocciole tostate
miele di acacia



Tagliate in due le albicocche, privatele del nocciole e grigliatele su una padella antiaderente per 3 minuti per parte. 

Tagliate a fette di mezzo cm la pesca.

Tagliate al coltello le nocciole.

Componete il dolce disponendo una fetta di pesca sul piatto, distribuitevi sopra un po' di robiola, quindi l'albicocca ancora calda e continuate così per 3 strati. Distribuite sopra le nocciole e completate con un cucchiaino di miele su ogni "torretta".



Sensazioni immaginavo sarebbe stato buono, ma temevo che la robiola sapesse troppo di formaggio, si, lo so, è un formaggio, ma temevo che risultasse più un piatto salato con un tocco dolce piuttosto che un dessert vero e proprio e invece il mio istinto, che neppure io so da dove derivi, non ha sbagliato neppure stavolta! (sia chiaro, anche io ogni tanto prendo delle cantonate spaventose, ma in linea di massima ci azzecco spesso in quanto ad abbinamenti!).
E' un dolce davvero equilibrato, non eccessivamente dolce e per me questo è un pregio non amando i dolci eccessivamente zuccherini, un docce in cui c'è il dolce della pesca e del miele, il dolce con retrogusto acido dell'albicocca, la cremosità della robiola, che lascia in bocca un sentore di salato che si bilancia perfettamente agli altri sapori. Il tutto completato dalla dolcezza e croccantezza delle nocciole, perfette insieme a miele e robiola.
Un dolce che si prepara in 5 minuti, ma che stupisce...fidatevi!


Con questa ricetta partecipo al contest di Morena "Un dolce al mese: pesca e albicocca". Appena lo ho visto non ho saputo resistere!



mercoledì 4 luglio 2012

Caesar Salad con mele e Parmigiano Reggiano

Per 4 persone :
4 fette di petto di pollo tagliate abbastanza spesse (circa 150 gr l’una)
1 insalata iceberg grande o 2 piccoline
2 mele granny smith (verdi)
Pamigiano Regiano fresco
2 vasetti di yogurt naturale
4 cucchiaini di senape in grani
4 cucchiaini di senape di Digione
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaino di succo di limone 




Preparate la dressing sauce mischiando yogurt, senape e olio evo e limone e tenetela da parte.

Lavate l’insalata iceberg intera e ricavatene 4 fette tagliandola come se fosse un pan di spagna tondo.

Grigliate il pollo su una griglia ben calda di modo da renderlo croccante fuori e morbido dentro. Cercate, se riuscite, di girarlo solo una volta. Dopo averlo girato, salatelo e lasciate che completi la cottura. Quando è cotto tagliatelo a fatte in obliquo.

Tagliate qualche fettina di Parmigiano Reggiano fresco dello spessore di mezzo centimetro e ricavatene delle listarelle non troppo sottili.

In ultimo lavate e tagliate a spicchi la mela di modo che non annerisca.
Componete il piatto disponendo sul fondo la fetta di insalata iceberg e disponetevi sopra le fette di pollo grigliato e il dressing sauce di yogurt e senape. Tutto intorno disponete le mele e il Parmigiano alternandoli.



Come mangiarlo?! La presentazione un po’ curata e diversa dal solito rende questo piatto un pochino più particolare di quanto in realtà non sia, ma, secondo me, questa insalata va mangiata mischiando tutto, perché è proprio quando la salsa avvolge tutto che si ha davvero l’esplosione dei sapori. 

E quindi… siete liberissimi di “distruggere” la composizione, tagliare l’insalata, le mele e il pollo in pezzetti più piccoli e mischiare il tutto, aggiungendo, se vi piace (e come può non piacere?!) ancora un pochino di dressing sauce e… Buon appetito!!!

domenica 1 luglio 2012

Cheese cake con ciliegie e pistacchi

I cambiamenti vanno benissimo, ma le passioni rimangono, sempre! E così: "Mi piace cucinare!" "oh, sai, io adoro cucinare!" "sai, ho un blog di cucina!"...e basta!!! "Vogliamo le prove!"...e le prove sono arrivate :)

Cheese cake con ciliegie e pistacchi

Per una torta di 24 cm di diametro
Per la base:
250 gr di biscotti frollini
80 gr di burro
Per la crema di ricotta:
500 gr di ricotta vaccina
250 gr di panna semimontata
100 gr di cioccolato bianco
5 cucchiai di zucchero a velo
vanigliato
300 gr di ciliegie
8 gr di gelatina in fogli
Per la finitura:
3 cucchiai di pistacchi


Per la base: 
Passate nel mixer i biscotti. Sciogliete a microonde (o in un pentolino sul fuoco) il burro e amalgamatelo ai biscotti sbriciolati.
Rivestite il fondo di uno stampo a cerniera con della carta da forno dopo averlo leggermente imburrato, versatevi il composto di biscotti e burro e compattare bene aiutandovi con un cucchiaio. Riponete in frigorifero.

Per la crema: 
fate sciogliere a microonde o a bagnomaria il cioccolato bianco e mette in ammollo la gelatina alimentare in acqua fredda.
Denocciolate le ciliegie e tagliatele grossolanamente (lasciatele a pezzi abbastanza grandi così sentirete meglio il sapore!)
Semi montate la panna (tenetene da parte due chicchiai in cui farete sciogliere la gelatina) aggiungendo lo zucchero a velo.
Aggiungete la ricotta continuando a montare con le fruste e, in ultimo, aggiungete il cioccolato bianco fuso. Amalgamate tutto di modo da ottenere un composto omogeneo.
Scaldate i due cucchiai di panna che avete tenuto da parte e unitevi la gelatina strizzata e fatela sciogliere.
Fatela intiepidire un attimo e aggiungetela alla crema di ricotta.
In ultimo aggiungete le ciliegie.
Prendete la base dal frigo e versatevi sopra la crema livelland la bene. Riponete nuovamente in frigorifero.

Per la finitura:
Tagliate al coltello i pistacchi in modo grossolano e cospargete con questi la superficie della cheese cake. 

Riponete nuovamente in frigorifero e lasciate riposare almeno 3 orette. La cosa migliore è farla riposare una notte così si amalgama meglio!


La gelatina alimentare in realtà io sono sempre stata un po' scettica sull'utilizzo di questa cosa che, se chiamata "gelatina alimentare" non sembra neanche una cosa così strana, ma se definita "colla di pesce", bé, in quel caso, le cose cambiano un pochino! Ma d'altronde o si usa questa o bavaresi, panne cotte e cheese cake da frigo non c'è Santo che tenga, loro su da sole proprio non ci stanno...hanno bisogno di un aiutino e la gelatina (meglio chiamarla così!) è proprio ciò di cui hanno bisogno!
In alternativa ci sarebbe l'agar agar, un'alga con le medesime proprietà addensanti della colla di pesce. Ottima alternativa se non fosse che spesso è venduta in polvere e, come tale, spesso contiene glutine...dannazione! Quindi per quella non saprei darvi consigli circa la proporzioni da utilizzare.
Per la gelatina, a dire il vero, vado un po' ad occhio, ma per un impasto di yogurt, ricotta o formaggio spalmabile di 500 gr alleggerito con 200-250gr di panna 8 gr di gelatina sono perfetti!

Il riposo della cheese cake farla riposare è fondamentale, sia perché la gelatina deve fare il suo lavoro e "compattare" il tutto, sia perché in questo modo tutti gli ingredienti di amalgamano meglio e il sapore diventa più uniforme.